ZUCCHERO KILLER

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zucchero

ZUCCHERO KILLER
Un nemico silenzioso che mina la nostra salute.

Monique Bert – Naturopata

Lo zucchero, presente nella alimentazione moderna sotto molte forme, è uno dei peggiori nemici della nostra salute. Di questo ne sono sempre più convinti gli esperti di nutrizione, medici nutrizionisti e naturopati, e tra loro la naturopata Monica Bertoletti (www.food4care.it), alias Monique Bert, nel gruppo Medicina Evolutiva, Naturopatia e Dentosofia e coautrice Tiroide Approccio Evolutivo, gruppo fb creato dal dr Andrea Luchi. “Per anni madri e nonne in buonissima fede ci hanno ripetuto l’importanza degli zuccheri, – afferma la naturopata – e vi ricorderete senza dubbio lo spot pubblicitario demoniaco ‘il cervello ha bisogno di zucchero, lo zucchero è pieno di vita’. Già, peccato che nello zucchero non si formano nemmeno le tarme da cibo. E nemmeno le muffe: nelle moke che non utilizzate mettete dei quadretti di zucchero e quando le userete il caffè non avrà quel terribile sapore di umido dato dalle muffe che si appiccicano ai residui oleosi. Più morto di così!”

I CARBOIDRATI NATURALI

“Anche i cereali sono stati a lungo la base della nostra alimentazione. Di certo quando non c’era altra scelta, per condizioni varie. Ma non abbastanza a lungo. Oggi gli studi in ambito nutri genomico tracciano un quadro molto diverso: i cereali sono entrati nella nostra alimentazione circa 10.000 anni fa. Volendo andare anche un po’ più indietro, resta sempre un istante nella storia dell’evoluzione umana. I carboidrati naturali per l’uomo sono semmai le verdure, non certo pane, pasta e men che meno lo zucchero. Certo tutte le cellule ne hanno bisogno, ma l’organismo lo produce da sé, attraverso complesse reazioni biochimiche a livello epatico. I carboidrati che dovremmo introdurre con abbondanza sono quelli vegetali, mentre coloro che possono consumare cereali e derivati dovrebbero farne un uso morigerato a seconda delle proprie capienze glicemiche, dando loro un ruolo decisamente modesto nell’alimentazione, a favore di verdure, frutta (con moderazione), proteine di buona qualità e grassi sani”.

GLICAZIONE E MALATTIE

“Pensiamo che un dolce ogni tanto non ci ucciderà, ma ricordiamo che ogni volta che vediamo una torta diventare dorata e poi più scura, stiamo osservando il processo di glicazione, fenomeno che si verifica negli alimenti ricchi di zuccheri quando si superano i 120°. La glicazione produce delle glicotossine (AGE: Advanced Glycation End-Products), che danneggiano l’endotelio (la parete interna delle arterie) e favoriscono le malattie cardiocircolatorie. Distruggono il collagene. Rendono le arterie meno elastiche e predispongono quindi all’ipertensione, accelerano il deposito di placca amiloide nel sistema nervoso, favorendo così l’Alzheimer e promuovono la proliferazione di cellule mutate, favorendo il cancro. Per altro la cottura ad alta temperatura di carboidrati, come le patatine fritte, genera acrilamide, una molecola con azioni tossiche e cancerogene”.

I CIBI DA BANDIRE

“E’ necessario eliminare bevande zuccherate e tutti i dolcificanti. Vi prego di fare attenzione: bandire gli zuccheri significa che non dobbiamo mettere zucchero nel caffè o nelle tisane, ma non solo. Vuol dire eliminare gli alimenti dolci (marmellate, merendine, snack dolci) e ovviamente quelli che contengono zucchero. Scegliere la versione gluten free di questi alimenti, non risolve nessuno di questi problemi. Succhi di frutta, prodotti da forno, senape, salmone affumicato possono contenere zuccheri aggiunti. Leggete bene gli ingredienti. Attenzione a non usare fruttosio!

A fronte di un indice glicemico più basso, inibisce la leptina (segnale di sazietà) e ha capacità glicante10 volte superiore al normale zucchero da tavola. Un frutto e una manciata di semi oleosi sono preferibili a qualsiasi snack, anche se fosse “light”. E questo non solo per via dello zucchero, ma anche dal punto di vista degli altri nutrienti e di come modulano la risposta immunitaria nel corpo.”

LA DOSE “GIUSTA” DI ZUCCHERI

“Se volete sapere se state mangiando la quantità giusta di zuccheri – conclude la naturopata – c’è un esame del sangue molto semplice, l’emoglobina glicata, che rappresenta la media dei valori glicemici degli ultimi 2 mesi circa. La glicemia è un parametro instabile che, preso a digiuno, ha numerosi limiti. Varia ad esempio, secondo la situazione ormonale: nella fase luteinica del ciclo femminile ci sono sbalzi glicemici degni dei balzi di un leone nella savana. Inoltre è l’ultimo parametro che si altera in caso di dismetabolismo. Prima di avere una iperglicemia a digiuno, con tutta probabilità ci saranno picchi glicemici dopo i pasti, per anni, picchi completamente ignorati da un esame della glicemia in assenza di cibo. Altro parametro essenziale è l’insulina. La glicemia potrebbe essere nei limiti e l’insulina molto alta: vuol dire che avete bisogno di parecchia insulina per mantenere la glicemia corretta e il sistema è diventato poco efficiente. L’insulina agisce sui vasi sanguigni rendendoli rigidi, aumenta l’assorbimento del sodio a livello del rene, favorisce il rischio tumorale e di malattie neurodegenerative, oltre che tutte le infiammazioni. Il movimento corporeo riduce la resistenza insulinica e accompagnato da un’alimentazione corretta può ripristinare la normalità in tempi relativamente brevi, soprattutto se corredato da un pool di rimedi e integratori ad hoc”.

“Usiamo la nostra intelligenza nutrizionale – raccomanda Monica Bertoletti – e costruiamoci un piano alimentare su misura per noi”.