A ROMA CONSIGLIO STRAORDINARIO SUI RIFIUTI
Domani, 20 aprile, è previsto un Consiglio straordinario in Aula Giulio Cesare, durante il quale maggioranza e opposizione si confronteranno sul tema dei rifiuti, che a Roma appare non meno spinoso delle evocative “buche” che tempestano le strade della città.
“Bene che la nuova Amministrazione – dichiara Raniero Maggini Presidente WWF Roma e Area Metropolitana – si confronti su un tema che ha un peso notevole sia in termini ambientali sia per la qualità della vita dei cittadini. È ora di avere coraggio, di non svilire il dibattito in materia su dove collocare questo o quell’impianto, ma quali siano le misure più urgenti ed adeguate per diminuire la produzione dei rifiuti nella Capitale. Una vera strategia che non si basi su facili soluzioni ma su una programmazione puntuale che non prescinda dalle competenze necessarie, dal confronto con i cittadini che debbono essere parte attiva affinché le scelte immaginate possano divenire realmente efficaci.”
Troppo spesso la riflessione sulla gestione dei rifiuti prodotti nel territorio della Città Eterna non supera la dimensione della Raccolta Differenziata, peraltro ancora lontana dai traguardi previsti in Europa (Roma, con una contrazione di 1,5 punti rispetto al 2019, si colloca al 43,8% nei dati ISPRA pubblicati a dicembre scorso). Si tratta di una fase fondamentale al fine di non disperdere materiali che possono essere trasformati in preziosa materia prima-seconda, ma non sufficienti per guardare al futuro per rivendicare il ruolo che compete alla Capitale del Paese.
“Nella Capitale – aggiunge Maggini – è ancora frequente sentirsi dire che “la raccolta differenziata porta a porta non si può fare, Roma è una città troppo complessa..” e così dicendo e così facendo si continua a perdere terreno rispetto al traguardo minimo del 65% che avremmo dovuto già raggiungere, anzi negli ultimi anni si è riusciti ad aggravare tale distanza. È inimmaginabile che la Città Eterna non riesca ad eliminare il cassonetto stradale, che attrae fauna selvatica e deresponsabilizza il cittadino. Il cassonetto è una vera propria microdiscarica h24, la cui rimozione – introducendo diffusamente il porta a porta – non solo favorirebbe maggior decoro lungo le strade della città ma, ben più importante, aiuterebbe i cittadini ad adottare comportamenti più responsabili e virtuosi.”
AMA ha un ruolo strategico per garantire risultati concreti ed ha anche un’occasione per trasformarsi in un’impresa fortemente competitiva sul mercato. L’Europa sostiene con forza la filiera dell’Economia circolare e per accedere alle risorse previste occorre rinnovarsi, non solo raccolta differenziata domiciliare (che si intende ineludibile), ma diretta gestione delle materie prime seconde con il brand dell’azienda e stretta relazione con la grande distribuzione per lavorare sulla prevenzione.
Si aggiunga l’urgenza di implementare ove possibile la pratica dell’autocompostaggio, del riuso, della riparabilità dei beni e del recupero delle eccedenze alimentari, nonché l’esigenza di realizzare nuovi Centri di Raccolta Comunali più vicini ai cittadini ed impianti di compostaggio, privilegiando il principio di prossimità nel rispetto delle esigenze dei singoli territori.
“Ci sono misure – conclude Maggini – che attendono di essere adottate per avvicinare Roma al ruolo che le compete e che, nelle scelte dell’Amministrazione, possono divenire importanti linee d’indirizzo per AMA, un’Azienda 100% pubblica. Ribadiamo, è ora di avere coraggio e insieme a tutti cittadini e le associazioni, praticare la sostenibilità come impongono i tempi ed abbandonare definitivamente lo stantio quanto inadeguato dibattito sin oggi proposto.”