WE HAVE A DREAM

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Gli animalisti si sono uniti sotto lo slogan “Anche gli animali votano”, all’interno della campagna europea “Vote For An!mals”.

Le elezioni europee sono dietro l’angolo e gli animalisti, tutti insieme, presentano il loro”libro dei sogni” sintetizzati in 10 punti di forza, dalla riforma della legislazione UE sul benessere animale alla transizione verso un’alimentazione vegetale, alla prevenzione del randagismo e degli abbandoni di cani e gatti.

Come in quel famoso 28 agosto 1963, quando il reverendo Martin Luther King, davanti al Lincoln Memorial, tenne il suo iconico discorso “I have a dream”, che aprì una nuova pagina nella storia dei diritti civili, gli animalisti, in vista delle elezioni europee, si sono uniti sotto lo slogan “Anche gli animali votano”, all’interno della campagna europea “Vote For An!mals”.

12 organizzazioni hanno lanciato un manifesto composto di 10 punti con cui si chiede alle forze politiche e ai candidati alle elezioni europee di impegnarsi, tra le altre cose, a sostenere l’eliminazione graduale delle gabbie negli allevamenti, di appoggiare una riforma ambiziosa della legislazione europea sul benessere animale con alti standard e specifici avanzamenti per tutte le specie negli allevamenti, rendendo obbligatorio lo stordimento pre-macellazione per tutti gli animali.

Così, in una nota, Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CIWF Italia, ENPA, Essere Animali, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals. Non mancano punti specifici – rimarca l’Ente Nazionale Protezione animali – sulla ricerca scientifica senza animali, sul sostegno a un divieto UE dell’allevamento per le pellicce e sulla richiesta di una politica europea per il contrasto e la prevenzione del randagismo e degli abbandoni di cani e gatti e per la lotta al traffico dei cuccioli. Le richieste, prosegue ENPA, includono il sostegno a una politica europea che favorisca le produzioni vegetali, quelle ad alto contenuto di benessere animale e l’attribuzione al Commissario alla Salute e Sicurezza Alimentare di una nuova delega alla tutela degli animali.

 

Con questo manifesto – afferma la lega Anti Vivisezione – chiediamo ai partiti di inserire il tema del benessere animale nei loro programmi, per dimostrare ai cittadini la propria volontà di mettere fine alle peggiori sofferenze cui sono sottoposti ancora milioni di animali ogni anno, ma anche la volontà di tutelare la salute delle persone e dell’ambiente. I risultati scientifici dimostrano, prosegue LAV, che l’approccio One Health – cioè quello che prende in considerazione le connessioni fra la salute di animali, esseri umani e ambiente – è il più efficace per fronteggiare le emergenze sanitarie come l’antibiotico-resistenza, le zoonosi o la degradazione degli ecosistemi.

Del resto i cittadini europei hanno ampiamente dimostrato di avere a cuore il destino degli animali. Eurobarometro nel 2023 ha indicato la centralità del benessere animale per l’opinione pubblica. Dunque, le elezioni europee di sabato 8 e domenica 9 giugno rappresentano un’ottima occasione per migliorare le loro condizioni. Dotarsi di una legislazione in grado di assicurare i loro diritti e il loro benessere dovrebbe essere uno dei punti di forza per una società europea più civile, dicono gli attivisti. Il 2024 – parafrasando il reverendo Luther King – non è non è una fine, ma un inizio, almeno nei sogni degli animalisti.

Rubrica a cura di Barbara e Cristina Civinini

Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com