Walt Disney, 120 anni di sogni

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Non ha bisogno di presentazioni, il padre dei cartoni animati cinematografici, il genio della creatività che ha fatto sognare intere generazioni di bambini e adulti, raccontando non solo i personaggi della sua fervida immaginazione ma anche, in chiave romantica, le fiabe della tradizione popolare e i classici della letteratura. Padre di uno dei personaggi più conosciuti e amati tutt’oggi dai bambini, Topolino, Walt Disney nasceva a Chicago il 5 dicembre del 1901, 120 anni fa, da genitori di origini europee.

A soli 16 anni, il giovane Walt abbandonò la scuola per arruolarsi nella Prima Guerra Mondiale ma fu scartato per la giovane età: riuscendo a contraffare il suo passaporto, partì comunque con la Croce Rossa alla volta della Francia. Un’anima che certo non voleva rimanere immobile nella vita ma esserne indubbiamente fautore: a soli vent’anni fondò il suo primo studio di animazioni il Laugh O Grams Studios, poi nel 1923 avviò la Disney Brothers Studios con il fratello Roy, che poi divenne in seguito la famosa Walt Disney Company.

Dall’esordio dei personaggi di Topolino, secondo alcuni il suo alter ego, e Minnie nel famoso cortometraggio del 1928 “Steamboat Willie”, primo cartone animato con una colonna sonora e con gli effetti e i dialoghi sincronizzati con il filmato, una vera innovazione per il tempo, fino ai capolavori come “Alice, nel paese delle meraviglie”, “La spada nella roccia” o “Mary Poppins”, quest’ultimo film realizzato con una tecnica mista tra live action e animazione, i sogni di Walt proseguono tutt’oggi anche dopo la sua morte avvenuta nel 1966. L’allora governatore della California, Ronald Reagan, futuro presidente degli Stati Uniti, alla scomparsa di Disney commentò: “Da oggi il mondo è più povero”.

Disney, nella sua carriera, ha ricevuto 26 premi oscar e vari altri riconoscimenti tra i quali tre Golden Globe, un Premio Emmy, un David di Donatello e due stelle per il cinema e la televisione nella famosa Hollywood Walk of Fame.

Di Pamela Stracci