I volti nuovi del management sportivo: Ian Deleuse e il percorso con la Virtus MSN.
Vicepresidente di una società a soli 30 anni e nel direttivo già da oltre 4: “E’ solo grazie ai miei collaboratori che riusciamo a crescere”
Essere ai vertici di una società sportiva non è semplice, soprattutto quando si hanno poco più di 25 anni. Eppure, Ian Deleuse è riuscito a ritagliarsi il proprio spazio e a rimanere saldamente vicepresidente della Virtus Marina di San Nicola. Tutto il suo lavoro è stato supportato da uno staff solido, una vera e propria famiglia sportiva. Oggi trentenne, Ian Deleuse è uno dei volti nuovi del management sportivo locale e, proprio per questo, è interessante conoscere la sua idea di società, delineando obiettivi a breve e lungo termine. “Sono arrivato qui perché sono raccomandato” ha esordito sorridendo il vicepresidente. “In realtà sono entrato in questo mondo nel periodo pandemico, avevo appena finito gli studi in economia a Milano ed ho iniziato a lavorare al Gabbiano a Ladispoli. La mia famiglia ha sempre lavorato nel mondo sportivo, ma per me era un’esperienza nuova. Da lì, piano piano ho conosciuto diversi mondi sportivi e sono arrivato al calcio”.
“Insieme a mio padre (Guido Deleuse, Presidente Virtus MSN ndr.) e a Vincenzo (Bari, direttore sportivo ndr.) abbiamo deciso di partecipare al bando di affidamento del campo di San Nicola. È stata una scommessa in un periodo non semplice, ma ne è valsa la pena. Eravamo una società giovane che si era costituita nel 2018 solo con la scuola calcio e finalmente il 4 novembre 2021 siamo riusciti ad entrare nel nostro centro sportivo. Ci siamo buttati, dopo aver vinto il bando, abbiamo iniziato con i lavori. È un affidamento abbastanza lungo e questo ci ha permesso di fare investimenti importanti, proprio come prevedeva il progetto. Ricordo che nel 2021 giocammo la prima giornata di campionato prendendo un campo in affitto. Gradualmente siamo cresciuti, nel 2022-2023 abbiamo introdotto la prima squadra come sfogo per i ragazzi che crescevano da noi, ma che poi non riuscivamo ad accontentare e questo è stato uno step importante”.
“Devo dire, però, che niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza i collaboratori che sono con noi dal giorno 0. Vincenzo appunto e poi Rita Cappiello e Anna … Loro sono le colonne portanti della nostra società. Sono sempre stati onesti, ma rispettosi perché sono persone che tengono veramente al nostro progetto”.
“Lavorare con mio padre è estremamente formativo – ha spiegato Ian – da lui ho imparato veramente tanto. Nonostante fossi molto giovane, mi ha subito responsabilizzato e questo mi ha permesso di capire come rapportarmi con lo staff, con gli allenatori e con tutti coloro che praticano uno sport. Al Gabbiano avevamo circa 60 dipendenti, quindi, sono entrato subito in un clima manageriale”.
“L’obiettivo a breve termine è conservare la nostra categoria regionale e magari cercare di conquistarne un paio in più. Nei prossimi anni, invece, vorremmo avere tutte le categorie dell’agonistica almeno nei campionati regionali. Non solo, continueremo con gli interventi strutturali. Dopo aver rifatto il manto del campo, aggiunto il calcetto e il padel, abbiamo in progetto di coprire i campi da padel appunto e creare una club house più aggiungere 4 spogliatoi. Sempre seguendo il progetto iniziale”.
E come dicevamo, niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza persone di fiducia al proprio fianco. Tra loro, Rita Cappiello, che si occupa di tutti gli aspetti della segreteria, è stata ed è una risorsa importante. Il suo avvicinamento al lavoro dietro le quinte nel mondo del calcio è arrivato un po’ per caso ed è lei stessa a raccontarcelo: “Sono entrata al Gabbiano come semplice mamma di un ragazzino di 10 anni, ma ho sempre amato questo sport e, quindi, davo una mano come potevo sia come dirigente accompagnatore che con altre attività. Nel 2019, Vincenzo Bari mi ha chiesto se volessi lavorare all’interno della società e a me non sembrava vero. L’ho da subito reputata una grande opportunità e ho iniziato con grande entusiasmo. Piano piano ho imparato e sono anni che mi occupo della segreteria gestendo dal bambino di 5 anni al ragazzo di 40. Credo che il segreto di questa società stia proprio nell’unione che c’è tra noi, oltre ad una passione che ci muove ogni giorno”.
Accano a Rita, dietro le quinte della Virtus MSN c’è anche Anna Troìa, una vera e propria istituzione nella frazione di Ladispoli. Anna è conosciuta sia dagli addetti ai lavori che da tutti i ragazzi del territorio. Per la società, come hanno raccontato Ian e Rita, è veramente una risorsa: precisa, appassionata e sempre disponibile.
Insomma, la Virtus MSN si delinea come una società che riesce a fondere esperienza e nuove idee, grazie ad una forte fiducia verso figure più giovani e al supporto che queste ricevono da collaboratori d’esperienza, creando un mix in cui alla base c’è la passione per il calcio.