ALL’EVENTO ERANO PRESENTI I GENITORI DEL RAGAZZO CERVETERANO UCCISO NEL 2015.
Giornata davvero speciale a Ladispoli per l’inaugurazione del Centro “Marco Vannini”. È attivo già da mesi in realtà a sostegno dei minori vittime di violenza, ma è stato inaugurato pochi giorni fa alla presenza dei suoi genitori, Marina e Valerio. Un momento significativo, soprattutto quando è stata svelata la targa in onore del ragazzo cerveterano ucciso a 20 anni a casa della sua fidanzata il 17 maggio del 2015.
La storia tragica ha terminato il suo iter giudiziario a maggio scorso nel processo della Cassazione bis. Marco però è ancora nel cuore di tutti e dopo un parco giochi a Cerenova e una struttura polivalente a Ladispoli, un altro progetto sul territorio ha preso il suo nome. La struttura di via Odescalchi si occupa di maltrattamenti su minori. Difficile nascondere la commozione. «È appropriato aver intitolato questa struttura a Marco – parla Marina Conte, la mamma della vittima – perché anche lui ha subito una violenza da parte della sua seconda famiglia, una famiglia che diceva di amarlo e che invece lo ha lasciato morire. È bello sapere che Marco a distanza di sei anni non viene mai dimenticato. Siamo fieri di essere qui». C’era anche il papà. «Sono felice – è il commento di Valerio – perché qualsiasi cosa possa essere fatta a nome di nostro figlio serve sempre a tenerlo in alto. I proventi del libro scritto da mia moglie li destineremo tutti al sociale dei comuni di Ladispoli e Cerveteri». Presente il sindaco, Alessandro Grando.
Due associazioni si occupano del servizio finanziato dalla Regione e dall’Asl. All’interno ci lavora un’equipe composta da quattro psicologhe, due psicoterapeute, due assistenti sociali e un avvocato e poi altre figure: un coordinatore e un supervisore inseriti nel valutare situazioni di presunti abusi e maltrattamenti segnalati anche ai servizi sociali dei comuni del distretto sanitario. La rete è a stretto contatto con l’autorità giudiziaria di Civitavecchia e quindi può avere una corsia preferenziale. Ad oggi sono 12 le richieste prese in carico: tre da Cerveteri, tre da Ladispoli, tre da Civitavecchia, tre da Santa Marinella e una da Tolfa.