Violentò la dipendente, condannato a 3 anni e 2 mesi barista di Cerveteri

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Condannato per violenza sessuale con il rito abbreviato a tre anni e due mesi di reclusione il barista 40enne di Cerveteri arresto 7 mesi fa.  Al Tribunale di Civitavecchia si è così pronunciata il giudice per l’udienza preliminare Paola Petti, in sede di rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena. L’accusa rappresentata dalla pm Bianca Maria Cotronei aveva chiesto quattro anni e sei mesi, pena ridotta poi dal giudice per il riconoscimento delle attenuanti generiche. L’uomo, già agli arresti domiciliari, era stato accusato di violenza sessuale reiterata nei confronti di una sua dipendente ed era stato arrestato all’alba dello scorso 15 luglio. Il tribunale del riesame aveva accolto la richiesta del suo legale, Pietro Messina, e ha modificato la misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari. La vittima, anche lei di Cerveteri, ha subito per diverso tempo, per paura dello scandalo e di ritorsioni, le pretese sessuali dell’uomo e solo a fine giugno ha trovato la forza e il coraggio di raccontare tutto agli inquirenti. A seguito di una denuncia circostanziata presentata dalla vittima, gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Civitavecchia diretto dal dottor Nicola Regna, avviavano un’intensa ma discreta attività di indagine. Così per lunghi giorni gli agenti del commissariato monitoravano attentamente la situazione con appostamenti, pedinamenti ma anche con l’ausilio di supporti tecnici. L’impiego di telecamere e microfoni installati all’interno del pubblico esercizio in cui la donna lavorava hanno permesso l’arresto in flagranza del gestore, responsabile dei reiterati abusi sessuali. La Polizia infatti è intervenuta tempestivamente, cogliendolo di sorpresa. La difesa dell’imputato si è detta pronta a ricorrere in appello in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza.

fonte civonline