Vincenzo Ceripa:”Ninetta, grande uomo e grande portiere”

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Vincenzo Ceripa
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«PER LA NOSTRA VITTORIA NEL DERBY DON QUIRINO SUONO’ LE CAMPANE».

Ciao Gianni,
guardo questa foto e una profonda tristezza mi assale. Siamo rimasti in pochi ; quanto volte abbiamo scherzato sul tragico destino che la vita ha riservato a questa squadra. Invincibili in campo, capaci di portare il Cerveteri nel campionato regionale più alto, difenderne i colori in tutto il Lazio, ma fragili e impotenti di fronte a quello che ci può capitare in qualsiasi momento.   Ricordi   che passione e che gioia nel giocare le partite, che divertimento negli allenamenti.  Non avevamo rimborsi se non qualche premio partita eppure alle 15 tutti presenti, lasciando  il lavoro, spesso molto faticoso o lo studio. Per noi era tutto gioco ed allegria.
Il calcio è stata la mia vita, e ho allenato per trenta anni consecutivi. Te l’ho ripetuto tante volte ed oggi lo dico ancora: “quanto eri bravo”. Tu eri nato per impedire il goal. Prestante, atletico, alto, agile, un carattere di ferro, eri un portiere vero e poi quelle battute tra il serio e lo scherzo che ti rendeva amico di tutti. Spesso ricordavamo quelle  giornate memorabili che non si possono dimenticare: lo spareggio con il Mentana al Sant’Anna di Roma,  il 4 a 3 con il quale battemmo i cugini del Ladispoli, primo derby dopo la divisione dei Comuni.
Che festa, Cerveteri era tutta in piazza. Don Quirino suono’ a distesa le campane. Una festa che si ripeterà nella nostra città, in serie C2, solo dopo lo spareggio di Terni.
Ciao Gianni, o meglio Ninetta, spero proprio che potrai riabbracciare Jodice, Giggi Carlini, Beniaminio, Santangelo, Ermanno, Forcina, Pambianco, Barberino, Pizzarda, Morini, Il Roscio, Fischietto, Ramella, Baby, Raniero, Cannolicchio, Benigni e  tutti quelli che dividevano con noi quel bel vivere che ci donava il calcio. Continuate a giocare.
A tua moglie, alle tue splendide figlie, le condoglianze più sentite e come ripeto spesso possano essere di conforto le parole di Sant’Agostino. “non piangiamo per averlo perso ma rallegriamoci per averlo avuto. “  

Vincenzo Ceripa