Vigilia di Natale, sulle tavole il pesce surclassa il sushi

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pesce surclassa il sushi alla Vigilia
immagine pesce in tavola

Sarà la tradizione a imperare nel menu di pesce della Vigilia 2016 degli italiani che consumeranno il 5% in più di prodotti ittici rispetto allo scorso anno.

Niente sushi e suchimi, quindi, ma vongole, cozze, pesci e crostacei a volontà che, preparati secondo le ricette regionali, campeggeranno su tre tavole su quattro. Lo afferma Federcoopesca-Confcooperative che complessivamente stima che, tra Natale e San Silvestro, si spenderanno oltre 550 milioni di euro, di cui 90 milioni per vongole e frutti di mare per antipasti e primi piatti e 450 milioni per i secondi. Complice la stabilità dei prezzi rispetto allo scorso anno il pesce la farà da padrone. In pescherie la spesa media è di 3 euro al chilo per le cozze, 10-12 per le vongole; per il pesce bianco di cattura si sta i 30-35 euro/kg, mentre per spigole e orate allevate tra gli 8 e i 10 euro/kg; quanto ai crostacei si va dai 10-15 euro delle pannocchie, ai 20 euro per i gamberi bianchi ai 45 per quelli rossi.

pesce-2Ma c’è anche la possibilità di risparmiare fino al 30% senza rinunciare alla qualità, facendo la spesa qualche giorno prima surgelando il pesce, cosa che non si può fare per vongole e cozze che devono essere vivi, dove invece prevale l’acquisto a ridosso del cenone, quasi sempre con ordinazione nel punto vendita prescelto. Tempo di grandi acquisti ma anche di truffe che non mancano in questi giorni. Per non cadere nelle trappole di un mercato dove 3 pesci in vendita su 4 provengono dall’estero, i consigli della Coldiretti sono leggere sempre l’etichetta sul bancone che deve riportare metodo di produzione, tipo di attrezzo e zona di cattura o produzione; verificare poi la sodezza delle carni, il colore delle branche che deve essere rosso o rosato e l’umidità degli occhi; per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia sempre chiuso, mentre è meglio non scegliere pesci già mutilati della testa e delle pinne. Vista e olfatto ma anche un pò di tecnologia per aiutare il consumatore ad orientarsi tra i banchi; scaricandosi sul proprio smartphone l’app ‘Che pesce sono?’ messa a punto dalla Federcoopesca, è possibile avere la carta di identità delle 30 specie più diffuse nei mercati e nella grande distribuzione. Tradizione nel menu di pesce ma anche nei canali di vendita, perchè ancora per quest’anno pescherie, banconi dei mercati e supermercati battono il web. Amazone però sta affinando le armi, perchè da pochi giorni il servizio Prime Now è in grado di portare pesce fresco già pulito e pronto da cucinare entro due ore a Milano e in 46 comuni dell’hinterland milanese 7 giorni su 7.

Fonte Ansa