TANTI FURTI IN QUESTI ANNI E NIENTE TELECAMERE DEL COMUNE: I CITTADINI SI PAGANO I VIGILANTES.
Passi in avanti decisi per il progetto della vigilanza armata privata. È quanto scaturito dagli incontri di Valcanneto, frazione di Cerveteri, dopo l’esigenza di cittadini e del comitato di zona di creare un tavolo di lavoro concreto per migliorare la sicurezza urbana dopo i tanti furti, o tentati, che sono stati segnalati negli ultimi due anni.
In questo periodo la situazione è più tranquilla rispetto al passato ma quei continui raid avvenuti di notte e di giorno hanno spinto i residenti a programmare un piano fai-da-te, a proprie spese, per prevenire ulteriori scorribande dei malintenzionati. Il presidente del comitato ha snocciolato i vari punti del progetto, a cominciare dal pattugliamento del territorio in orario notturno per almeno 8 ore.
«La fascia oraria ipotizzata – spiega Antonella Temperini – è quella dalle 22 alle 6 anche se eventualmente potrà essere modificata. Non ci saranno pause ma durerà 365 l’anno e naturalmente ci sarà in azione una guardia giurata, un soggetto armato che possiede un titolo di polizia ed è quindi autorizzato a tutelare i beni mobili e immobili di persone, case e aziende, dotata di auto di servizio e collegamento radio e telefonico».
Già individuata la società che opererà a Valcanneto. «È la Securitas – prosegue Temperini – lo stesso istituto che ha in appalto la vigilanza a Marina San Nicola, frazione balneare di Ladispoli. La scelta è stata presa dopo cinque mesi di lavoro e contrattazione con sei istituti. Diversi i valori aggiunti, tra cui il contatto telefonico diretto, tramite cellulare, tra gli abitanti aderenti al servizio e i vigilantes».
Ovviamente il costo del servizio ricadrà sulla collettività, quindi più persone parteciperanno all’iniziativa e meno sarà l’impatto economico sulle tasche delle famiglie cerveterane di Valcanneto (oltre 300 persone avrebbero già aderito). Tra i presenti all’assemblea pubblica c’è già chi ha deciso di aderire dando la propria disponibilità. «Tutto è migliorabile nel tempo – conclude il presidente del comitato di zona – l’importante è partire, avendo come obiettivo un territorio più vivibile e sicuro. Ci tengo a dire anche come i controlli da parte di polizia e carabinieri si siano intensificati ultimamente ma data la vastità del territorio e il numero esiguo di uomini e mezzi non bastano mai. Per questo abbiamo pensato a questa nuova soluzione».
Progetto di vigilanza a parte (a cui possono aderire pure i commercianti), a Valcanneto si continua a discutere anche sul posizionamento di telecamere comunali h24, sempre per il discorso legato alla sicurezza. Un iter che ha subito un’accelerata attraverso un nuovo regolamento votato in consiglio comunale al Granarone da maggioranza e opposizione. Gli impianti di videosorveglianza erano presenti prima a Valcanneto poi hanno subito un black out senza essere riparati.