IL SINDACO: «ERANO MALATI. ORA I LAVORI RIPRENDERANNO SENZA SOSTA». E SPUNTA L’IPOTESI DI SPOSTAMENTO DEL MERCATO.
Lavori fermi, poi ripresi, bloccati nuovamente con le ruspe ancora in azione in questi giorni. In via Venezia, a Ladispoli, a farne le spese anche due platani abbattuti proprio nell’area dove sta avanzando, seppur a passo di lumaca, la pista ciclopedonale. Un progetto che è stato indiscutibilmente criticato da chi vive nel quartiere per i tanti disagi arrecati da circa 9 mesi a questa parte. I parcheggi smantellati, il marciapiede out, gli incroci pericolosi, il tracciato di fronte ai passi carrabili delle abitazioni e ora le piante abbattute. Ma perché tutto questo caos?
Un invito a nozze per l’opposizione che torna a farsi sentire. «Da quasi un anno – sostiene Fabio Paparella, consigliere comunale di Ladispoli Attiva – regna una totale confusione sul cantiere di via Venezia. La modifica del progetto comporterà ulteriori disagi alle altre strade in prossimità della stazione ferroviaria».
Non ci sta nemmeno il Pd in particolare sul taglio degli alberi. «Aveva chiesto alla maggioranza – svela il consigliere comunale dem Crescenzo Paliotta – se fosse previsto l’abbattimento di alberi. Ci fu risposto di no. Ora invece questo avviene per alberi che avevano più di sessanta anni. È la conferma dello scarso rispetto di questa amministrazione per l’ambiente. Negli ultimi anni a Ladispoli purtroppo sono stati più gli alberi abbattuti che quelli piantati».
La replica. «Ovviamente ci dispiace per i lavori un po’ a rilento – chiarisce Alessandro Grando – però è anche vero che abbiamo dovuto chiedere una variazione perché il piano originario della ciclopedonale, approvata dalla Regione, era quello di farla transitare per il corso principale. In base ad una nostra successiva valutazione sarebbe stato complicato non solo per la rimozione di tanti parcheggi ma anche per altri aspetti per tutelare i commercianti. Perciò si è optato per via Venezia. Quando si realizza una ciclabile ci sono dei cambiamenti da porre e qualche sacrificio viene chiesto anche ai residenti».
Modifiche previste in futuro. «Sull’aspetto della pericolosità – risponde ancora Grando – magari valuteremo delle soluzioni. Riguardo agli alberi tagliati posso dire con certezza che erano malati e che c’è anche un parere tecnico. Gli altri sulla stessa via sono salvi. Per tutti gli accorgimenti della ditta, con il tracciato e i marciapiedi modificati, dico anche che sono avvenuti a loro spese, per delle errate valutazioni, il comune non ci rimetterà un euro. Da oggi in poi i lavori procederanno a passo spedito».
La viabilità. Il multipiano in futuro, lo spostamento del mercato nel presente. Pochi parcheggi, con i tanti cantieri in corso i posti per i residenti sono sempre di meno. Ecco allora l’esigenza di ricavare più spazi.
Il piano A, quello più strutturato, è la realizzazione di un parcheggio multipiano in prossimità della stazione. L’amministrazione comunale tempo fa ha proposto un iter per costruire la struttura in vicolo Pienza. Un’iniziativa che non è piaciuta a tutti i residenti che hanno anche avanzato una petizione. Il prospetto prevede un piano interrato e tre fuori terra per un totale di quasi 400 posti.
Ed ecco il piano B: spostare altrove il mercato ortofrutticolo di via Ancona, ricavando centinaia e centinaia di posti in una zona già ingolfata pure per il cantiere della pista ciclopedonale in via Venezia che non ha ancora visto luce.
«Stiamo valutando – conferma il primo cittadino – il trasferimento del mercato giornaliero nel terreno situato di fronte agli uffici postali di via Sironi per creare un parcheggio di circa 300 posti auto». Per prima cosa bisognerebbe realizzare la nuova struttura, poi spostare il mercato e infine realizzare il nuovo parcheggio. «Abbiamo fatto un incontro tempo fa con gli esercenti e alla fine della riunione la maggior parte sembravano d’accordo. Abbiamo comunque concordato di aggiornarci una volta definita una bozza del progetto».
Considerando che l’area di fronte alla posta è di proprietà privata, il comune di Ladispoli dovrà trovare anche un accordo economico con i proprietari. «Il progetto di spostare il mercato in quella zona, nel cosiddetto “Centro Civico”, realizzando una struttura al coperto, era già stato approvato dalle precedenti amministrazioni. Come tanti altri progetti era rimasto chiuso in un cassetto. Noi lo abbiamo riaperto».