Vento interno in medicina cinese. tremori, tic, vertigini e molto altro

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Un quadro energetico prevalente associato anche all’ictus e al Parkinson, comuni nella terza età

Laura Vanni
Operatore tuina, istruttore
di taijiquan e qi gong

In medicina cinese, l’organismo umano viene visto come microcosmo nel macrocosmo.

All’interno del microcosmo uomo, vengono prese in considerazione leggi di regolazione ed equilibrio simili a quelle tipiche della natura. Parliamo quindi, per esempio, di patogeni come il Calore, il Freddo, l’Umidità che, oltre ad essere presenti nell’ambiente naturale, si manifestano anche nel microcosmo uomo presentando aspetti caratteristici tipici. Tra questi patogeni c’è il Vento. Così come il Vento esterno (quello che conosciamo in natura), il Vento interno (che si manifesta nel nostro organismo). Come in natura, il Vento interno ha caratteristiche estremamente Yang, è imprevedibile, inafferrabile e “muove” con un’intensità che può essere anche molto forte. L’impetuosità del Vento disturba il libero fluire del Qi e del Sangue e provoca disturbi di diverso tipo che possono essere anche di importante gravità.

Caratteristiche del Vento interno

Per quanto si riscontrino manifestazioni anche molto diverse tra loro per le caratteristiche e l’intensità, il Vento interno in medicina cinese rimanda spessissimo ad una disarmonia dell’Organo Zang Fegato.

Il Fegato è un Organo con energia estremamente Yang, con tendenza al dispiegamento e all’elevazione.

Appartiene all’Elemento Legno, a cui è associata la primavera (il passaggio stagionale che segna il passaggio dallo Yin dell’inverno allo Yang dell’estate, quindi stagione con energia di forte attivazione) e al Vento come agente climatico. Il Vento interno è caratterizzato da movimenti involontari ed improvvisi come, per esempio, tic, tremori, vertigini. In casi gravi, manifestazioni di Vento interno per la medicina cinese sono anche la perdita di coscienza, l’emiplegia e l’epilessia. Aspetti tipici del Vento interno possono essere riassunti nei punti seguenti:

  • movimento: il Vento è di natura Yang. La sua energia può manifestarsi con movimenti involontari nel corpo (tremori, contrattilità, epilessia, convulsioni, ictus, vertigini…)
  • tendenza a migrare e a cambiare: i sintomi possono spostarsi nel corpo, compaiono rapidamente e altrettanto rapidamente possono cambiare in modo non prevedibile (dolori migranti, rush cutanei, prurito..)

Come nasce il Vento interno?

Il Vento interno può svilupparsi a partire da alcune condizioni energetiche, laddove queste si protraggono a lungo o si esprimono con particolare intensità.

Queste condizioni possono essere sintetizzate nei punti seguenti:

  • il Calore estremo tipico delle malattie febbrili: il Calore entra nello strato del Sangue e genera il Vento. Le manifestazioni possono riguardare, oltre alla febbre alta, il delirio e le convulsioni di varia intensità
  • la risalita di Yang epatico. La prevalenza dello Yang direziona verso l’alto l’energia del Fegato. E’ tipico, in questo caso, il manifestarsi di capogiri, irritabilità, cefalea (orbitaria o temporale, aree connesse ai Meridiani di Fegato e Colecisti), ipoacusie, tremori, emiplegia o paraplegia. Questa condizione spesso si associa ad un Vuoto di Yin di Rene e Fegato
  • il Fuoco di Fegato. Il Fuoco, al suo culmine, consuma i liquidi organici e sviluppa il Vento interno. Quadri variamente associati a questo possono essere il Vuoto di Yin o anche il Fuoco di Cuore (in quest’ultimo caso le emozioni possono avere un ruolo importante)
  • il Deficit di Sangue o il Deficit di Yin del Fegato. In entrambe queste condizioni, si verifica la situazione di un importante Vuoto che “consente il Pieno”, ovvero consente il manifestarsi dell’Eccesso (il Sangue e lo Yin costituiscono energie costitutive “materiali” e nutritive). I sintomi tipici in questo caso sono intorpidimento, vertigini, visione offuscata, tremolii leggeri (detti da “Vento della zampa di pollo”)

Ad eccezione del Calore estremo, tipico delle malattie febbrili nei bambini, la condizione di Vento interno è piuttosto caratteristica comune dell’anziano.

Il Vento interno è, del resto, il quadro energetico prevalente associato anche all’ictus e al Parkinson, comuni nella terza età.