Il 9 luglio alla Casa delle Culture e della Musica.
Si riaccendono i riflettori sulla città di Velletri che a luglio ospiterà compagnie internazionali e italiane all’interno della terza edizione di Paesaggi del Corpo – Festival Internazionale Danza Contemporanea, recentemente riconosciuto dal Ministero della Cultura come Festival beneficiario del contributo FUS – Fondo Unico per lo Spettacolo: un importante traguardo ottenuto grazie al lavoro dell’associazione culturale La Scatola dell’Arte guidata dalla direzione artistica di Patrizia Cavola, che si unisce al contributo della Regione Lazio e alla collaborazione con partner e istituzioni locali come FONDARC Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri e il Comune di Velletri.
Il 9 luglio la Casa delle Culture e della Musica vedrà alternarsi, a partire dalle ore 18:30, quattro performance multidisciplinari che abiteranno lo straordinario complesso seicentesco di Velletri. La Compagnia Arearea presenta Autunno da Le Quattro Stagioni, con le coreografie di Roberto Cocconi, pioniere della danza contemporanea italiana negli anni ’80. Lo spettacolo mette in scena il tempo di transizione che domina l’autunno, un momento di passaggio tra ciò che è visibile e ciò che è invisibile.
Artemis Danza si esibisce in Charles & Gelsomina di Monica Casadei: una performance dinamica, ironica e scanzonata che si ispira all’universo poetico e visionario del cineasta Federico Fellinie all’iconica figura di Charlot. Fondamentali nella ricerca artistica di Monica Casadei l’incontro con Federico Fellini, il percorso di indagine legato alla grande tradizione lirica con spettacoli come Il Barbiere di Siviglia e la serie di creazioni dedicate alle eroine del melodramma riviste in chiave contemporanea. Le produzioni di Artemis Danza si caratterizzano per la contaminazione con differenti territori artistici, culturali e geografici, oltre all’esplorazione di luoghi e spazi urbani che divengono teatro di azioni performative.
La compagnia internazionale EnClaveDanza presenta a Velletri la prima italiana di Coyolx, una creazione artistica della coreografa Cristina Masson — premio 100 Latinos Madrid 2010 per la sua carriera di drammaturga, danzatrice e coreografa— che si ispira alla raccolta di poesie Diosas del agua dell’autrice messicana Jeanette Clariond. A partire dall’indagine sul mito del Messico antico della dea Coyolxauhqui, la Luna, la compagnia di Madrid ibrida letteratura, pittura e video sperimentale, attraverso un processo multidisciplinare di creazione collettiva.
Per info e prenotazioni scrivere a info@paesaggidelcorpo.it. La biglietteria è aperta in loco due ore prima degli spettacoli. Il programma completo del Festival è su: paesaggidelcorpo.it