Il Guardasigilli pentastellato entra a gamba tesa sul magistrato Alessandra D’Amore titolare dell’inchiesta sul delitto di Marco Vannini.
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede avrebbe ritenuto “negligenti” le indagini svolte sul caso Vannini e ha promosso un’azione disciplinare nei confronti del magistrato titolare di quella inchiesta, Alessandra D’Amore. Questa la novità legata al giallo di Ladispoli dove ha perso la vita Marco Vannini, giovane cerveterano di 20 anni.
Bonafede già lo scorso maggio aveva inviato gli ispettori ministeriali presso la procura civitavecchiese di via Terme di Traiano, oltre ad incontrare i familiari del ragazzo. Qualche mese prima invece aveva contestato pubblicamente il presidente della Corte d’assise d’appello, Andrea Calabria, per le sue celebri parole indirizzate alla madre di Marco: “Se volete fare una passeggiata a Perugia, ditelo!”. Per il Guardasigilli le indagini legate alla morte di Marco Vannini sarebbero state superficiali in un certo senso tanto da aver arrecato “un ingiusto danno ai genitori del ragazzo”.
Si continua ancora a discutere di un mistero che ha sconvolto l’intera Penisola.