Vaccini, prosegue il dibattito

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vaccinazione

Riceviamo e pubblichiamo.

Forse non tutti sanno che nella XVII legislatura, quella che si è conclusa a Marzo 2018, era stata istituita una commissione parlamentare per indagare sui casi di morte e di gravi patologie che hanno colpito i militari italiani. Tra le varie cause , oltre all’uranio impoverito ed alle particelle di metalli pesanti inalate nelle missioni all’estero e  nei poligoni di tiro, venivano menzionati anche i vaccini.
 “….E’, altresì, accertato che la causa dell’incremento della patologia oncologica del personale dell’Amministrazione della Difesa ….. comprende la vaccinazione e le sue modalità.
In particolare, durante l’attività d’indagine si sono riscontrate alcune criticità in tema
di profilassi vaccinale…..”
Ed ancora…
“…La Commissione ha esaminato una serie di casi specifici di militari che hanno riportato
patologie anche gravi e in taluni casi sono deceduti, in relazione alle modalità delle
somministrazioni delle vaccinazioni. In particolare si è registrato, il caso del Caporale
Maggiore…….., mai andato in missione fuori dal territorio nazionale, vaccinato sebbene
già affetto da malattia oncologica (linfoma di hodgkin) non rilevata per mancanza di
esami pre-vaccinali, e pertanto in stato di grave immunosoppressione e successivamente
deceduto; il caso del soldato semplice congedato………. seguito di grave astenia e deperimento
fisico iniziati il giorno stesso della vaccinazione multipla, … il caso del Caporal Maggiore ….. dichiarato “permanentemente non idoneo al servizio militare incondizionato” perché
affetto da linfoma di Hodgkin …..vaccinato senza l’effettuazione di esami pre-vaccinali….”
Ed ancora….
“…. è emersa la necessità di svolgere esami pre-vaccinali prima della somministrazione dei vaccini, sia al fine della valutazione d’immunità già acquisite, sia al fine dell’accertamento di stati di immunodepressione che sconsiglino di somministrare il vaccino in quello specifico
momento……..si osserva la mancanza di una continuativa attività di sorveglianza e controllo post-vaccinale, anche ai fini dell’accertamento dell’avvenuta immunizzazione.
Ed ancora…
“…A tal fine la Commissione suggerisce,……………di prevedere una serie di
esami pre-vaccinali specifici….. ..In tal modo un militare che non può essere vaccinato, non verrebbe esposto inutilmente al rischio
E’ infine assolutamente necessario rimarcare che …le risultanze dello studio effettuato dal Prof. Nobile sui militari della Brigata Folgore, portano ad affermare un significativo incremento della frequenza di alterazioni ossidative del DNA e di cellule micronucleate, a fronte di soggetti sottoposti a vaccinazioni in numero superiore a cinque o con vaccini viventi attenuati …..
Tale limite numerico, ….., deve diventare prescrittivo nella somministrazione dei vaccini e adottato nelle linee guida come specifica prescrizione…..”
“…la Commissione ritiene che l’utilizzo di farmaci vaccinali forniti in soluzione monovalente e monodose (ovvero un vaccino per singola malattia, fornito in una singola dose), ridurrebbe notevolmente l’esposizione al rischio dovuto alla profilassi vaccinale….”
In conclusione : per “Rambo” è bene prevedere esami pre- e post-vaccinali, un massimo di 5 vaccini per volta, e vaccini monodose per ridurre il più possibile i rischi….
…per i nostri figli il calendario vaccinale prevede  9/10 vaccini obbligatori più altri 5/6 fortemente raccomandati ,alcuni dei quali ( esavalente , anti meningococco B, anti Pneumococco ed anti Rotavirus ) in 3 dosi durante il  primo anno di vita ( e siamo già a 27 vaccini solo nel primo anno di vita !!! ) , senza esami pre-vaccinali, che anzi sono scoraggiati, né post-vaccinali ( mai eseguiti quindi non è nota la percentuale di successo delle vaccinazioni ).
O i nostri figli sono più “tosti” dei Berretti Verdi” o c’è qualcosa che non va !!!
                                                              Claudio Tronchi – Comitato Genitori Free Vax