Va a scuola con una pistola: la Polizia arresta un 18enne a Bracciano

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immagine polizia

In classe, tra un compito e un’interrogazione, con la pistola in tasca. Proprio come un gangster nei film d’azione si vantava con i suoi compagni di essersi presentato armato di fronte a loro, con le prof che intanto spiegavano la lezione. La sua spavalderia però gli è costata cara perché lo studente, un 18enne di Bracciano, è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Ladispoli. Mercoledì mattina il giovane si è presentato nell’istituto romano come ogni mattina. Zaino in spalle, jeans e maglietta ma questa volta con una 357 mondial 6. Un’ora dopo l’altra a ostentare quella rivoltella estraendola anche di fronte agli amici. Alcuni a dire il vero avevano pensato fosse finta. Chi può presentarsi a scuola con una revolver? Una compagna però si è allarmata più delle altre e ha avvisato immediatamente le professoresse. Docenti che a loro volta, preoccupate come la studentessa, hanno deciso di informare la dirigente scolastica dell’accaduto. Una segnalazione dietro l’altra fino agli agenti del commissariato di Fidene Serpentara che ha hanno coinvolto i colleghi ladispolani guidati dal dirigente, Fabio De Angelis, essendo Bracciano una città sotto la giurisdizione del commissariato di via Vilnius. I poliziotti sono partiti subito in direzione della città del lago. Hanno atteso che lo studente tornasse a casa e nel primo pomeriggio si sono presentati alla porta per la perquisizione. A quel punto il ragazzo ha ammesso la propria responsabilità, si è diretto nella sua stanza consegnando l’arma agli uomini di divisa e raccontando di averla trovata in un contenitore dell’immondizia. La 357 presentava due bossoli esplosi all’interno. Un mistero a tutti gli effetti. Ha sparato il 18enne? E se sì, dove e quando? Ha ferito gravemente qualcuno? Tutti aspetti ora che dovranno chiarire gli agenti di Fidene e Ladispoli. Le indagini successive hanno portato i poliziotti a scoprire che quest’arma apparteneva ad una persona anziana deceduta e per questo sono in corso accertamenti attraverso gli esami balistici per cercare di fare chiarezza il più possibile. Defunto che almeno per il momento, non essendo parente dello studenti, non avrebbe nulla a che vedere con lui. Viveva in una casa popolare proprio nella zona di Fidene e le ricerche degli investigatori si sono concentrate anche lì. Gli inquirenti con i periti dovranno eseguire numerosi incroci negli archivi delle varie sedi della polizia nel Lazio. Un lavoro meticoloso ma che potrebbe portare a dei risultati già nelle prossime ore. Intanto il ragazzo maggiorenne è stato tratto in arresto e condotto in commissariato a disposizione dell’autorità giudiziaria. In queste ore si è svolta l’udienza di convalida a Civitavecchia e il gip ha concesso gli ha concesso i domiciliari nella sua abitazione. Il padre, secondo gli investigatori, era a conoscenza della detenzione illegale dell’arma da parte del figlio ed è stato denunciato a piede libero.