UNA POLTRONA X2

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RUBRICA TEATRALE A CURA DI MARA FUX

LA MANDRAGOLA

Fino a domenica 15 dicembre al Teatro Arcobaleno di Roma sarà in scena un’ originalissima versione de “La Mandragola”, capolavoro della comicità scritto nel 1518 da Niccolò Machiavelli e ritenuta all’unanimità un classico della drammaturgia letteraria italiana del ‘500.

Adattata e diretta dalla maestra mano di Nicasio Anzelmo, prodotta dal Centro Teatrale Meridionale diretto dall’attore calabrese Domenico Pantano, qui anche interprete protagonista dell’opera, la commedia propone in un allestimento assolutamente azzardato la burla della pianta miracolosa grazie alla quale – in una Firenze dedita alla vendita delle indulgenze nonché attanagliata un po’ dalla minaccia turca un po’ dalle novità della Controriforma – il vecchio dottore in legge Messer Nicia riuscirà a far finalmente “ingravidare” la giovane moglie Lucrezia.

Un’ora e mezza filata di allegria in cui la simpatia del dialetto toscano va perfettamente a braccetto con le giocose musiche originali di Giovanni Zappalorto cantate dai sette interpreti, accuratamente vestiti dai costumi pensati da Susanna Proietti ed esaltati nei dettagli da un disegno luci di richiamo disneyano, zeppo di colori, idoneo per accompagnare i divertenti balletti e i movimenti coreografici proposti da Barbara Cacciato.

Assieme a Domenico Pantano ad intessere una trama che non può non divertire, i bravissimi Nicolò Giacalone, Anna Lisa Amodio, Laura Garofoli, Matteo Munari, Chiara Barbagallo e Antonio Bandiera. Lo spettacolo va in scena di venerdì e sabato alle ore 21,00 oppure la domenica alle ore 17,30.

Teatro Arcobaleno, Via Francesco Redi 1/a – Roma telefono 06 44248154

 

I NIPOTI DEL SINDACO

Tra gli applausi e le risate del pubblico proseguono fino al 31 dicembre al Teatro Prati di Roma le repliche della commedia in due atti comici “I nipoti del sindaco”, cammeo del repertorio partenopeo di Eduardo Scarpetta rielaborato dal regista e attore Fabio Gravina in un adattamento che porta il pubblico ad un’epoca più recente, rendendolo maggiormente vicino ai costumi ed al linguaggio di oggi.

In una trama che già dalle prime battute lascia intuire che andrà sempre più avviluppandosi per tener passo allo svolgersi delle vicende, emerge ancora una volta Felice Sciosciammocca, protagonista principe di tante delle opere del drammaturgo napoletano, che qui impersona il benestante sindaco di Pozzano alle prese con i bizzarri ingarbugli amorosi dei due nipoti a lui affidati dalla legge dopo la scomparsa di sorella e cognato.

Come riuscirà a frenare le intemperanze ormonali dei giovani, la loro irrequietezza e soprattutto la loro grande intraprendenza? Ancora una volta il grande cuore di Felice prenderà il sopravvento facendo trionfare inevitabilmente un lieto fine.

A muoversi insieme a Fabio Gravina in una ricostruzione scenica, firmata da Francesco De Summa, che richiama gli anni ’50 anche nei costumi e nelle musiche originali di Mariano Perrella, un cast di attori e caratteristi fortemente affiatati, taluni impegnati in doppio ruolo: Antonio Lubrano, Sara Religioso, Raffaele Balzano, Paola Fulciniti, Giuseppe Vitolo, Eduardo Ricciardelli e Alessandro Casola. Lo spettacolo va in scena tutti i giorni dal martedì alla domenica con repliche serali alle 21,00 o pomeridiane alle 17,00.

Teatro Prati, Via degli Scipioni 98 – Roma telefono 06 39740503