UN PRECURSORE CHIAMATO AGOSTINO

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Intervista a Desirèe Arlotta, presidente di ArchéoTheatron. “Il 2025 sarà un anno effervescente, torna il Festival Internazionale per gli Etruschi“.

L’associazione culturale ArchéoTheatron, nasce nel 2009 per affiancare il lavoro già consolidato e riconosciuto a livello nazionale dell’attore e regista Agostino De Angelis. Precursore del format che vede nei siti archeologici il palco ideale dove fare teatro. Gli eventi realizzati infatti, sono esclusivamente progetti di valorizzazione dei beni culturali.

“ArchéoTheatron, dalla sua istituzione ha creduto fortemente nella visione del regista” tanto, – racconta la presidente Desirèe Arlotta – di scegliere di operare solo con Agostino De Angelis.

Desirèe, il 2024 volge al termine, volendo fare un bilancio, che anno è stato?
Molto intenso. Costellato da progetti importanti: l’appuntamento di febbraio al Salone di Archeologia e Turismo Culturale a Palazzo dei Congressi di Firenze, è un impegno ormai consolidato. Abbiamo portato avanti il progetto Sulla strada degli Etruschi, arricchito quest’anno con presentazioni di libri e conferenze-spettacolo. E proprio con questo contenitore culturale a Cerveteri, Ladispoli, Santa Marinella e Tarquinia sono stati realizzati ben 30 appuntamenti. Valorizzando i luoghi che appartengono, dal punto di vista culturale, alla Soprintendenza dell’Etruria e al Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia.

Di quali luoghi parliamo?
Abbiamo sviluppato una serie di attività culturali scegliendo come scenografia naturale, laTomba delle Cinque Sedie, la Tomba Regolini-Galassi, il museo etrusco di Cerveteri, il museo nazionale di Tarquinia, la Villa di Pompeo per ricordarne alcune. E ancora, lungo via degli Inferi, spettacoli all’interno della Banditaccia, portando il pubblico in siti prima inarrivabili come l’area archeologica di Pyrgi. Siamo stati i primi a cui hanno concesso di mettere in scena uno spettacolo nel suggestivo sito, la rappresentazione dei Sette contro Tebe all’ora del tramonto è stata straordinaria e arricchita dalla presenza di attori a cavallo.
Sempre nel 2024 sono stati istituiti e messi in essere due grandi progetti, uno il ©Festival Internazionale Theater Opera Pocket, un progetto inedito in cui vengono messi in scena opera lirica e teatro insieme. Più accessibile a tutti, per i giovani. Un format tutelato, portato alla Cittadella della Musica di Civitavecchia quest’estate. L’altro progetto grosso è quello che presenteremo ufficialmente il 14 dicembre nella Chiesa della Madonna di Loreto a località Due Casette. Il ©Festival Internazionale dell’AgriCultura.

In che cosa consiste?
Il progetto vuole riscoprire e dar valore a tutto ciò che appartiene al patrimonio culturale agricolo italiano, da far conoscere alle nuove generazioni. Partiamo dalla località Due Casette perché è la zona di Cerveteri dove c’è stata la prima vera emigrazione di italiani in Italia con la riforma agraria dell’Ente Maremma degli anni ’50. Dove si è creata una comunità di persone provenienti da diverse regioni. Valorizzare i prodotti agricoli e l’importanza culturale del patrimonio umano.

Un’ultima curiosità sul festival, nel logo è presente un campanile, perché?
Il campanile della chiesa, tutto era incentrato intorno ad essa. La campana suonava e scandiva il tempo del lavoro sui campi, del riposo, l’inizio della giornata.

Un anticipo sul 2025?
Tra gli appuntamenti più importanti il 4 e 5 giugno 2025 sarà realizzata la III Edizione del ©”Festival Internazionale per gli Etruschi”. Si svolgerà all’interno dell’Istituto Comprensivo “G. Cena” e nella Necropoli del Sorbo sita all’interno dello stesso Istituto. É un progetto che parte dal 2006 quando Agostino De Angelis realizzò una serie di eventi alla Necropoli della Banditaccia. Istituì e realizzò una prima edizione del festival. Per l’occasione venne invitato Alberto Angela e altre personalità di spicco del mondo della cultura e dell’archeologia. Siamo orgogliosi di annunciarne il ritorno.

Torna e cambia veste?
Si amplia. Alla ricerca scientifica e cinema si aggiungono altre 8 sezioni tematiche: scrittura, teatro, danza, sport, musica e lirica, luoghi di culto, enogastronomia, arte. Ai 10 premi istituiti, in funzione della sezione a cui sono destinati, è stato dato un nome e un simbolo etrusco. Il Festival, tutelato al Writers Guild of America, è supportato da diverse realtà culturali e Istituzioni. Sarà un 2025 effervescente.

Ultima curiosità, perché un festival itinerante?
L’Italia è tanta e partiamo dagli Etruschi. L’associazione nasce a Cerveteri, è legata ad Agostino De Angelis che è Etrusco, parte da questo eccezionale popolo e si dipana su tutto il territorio nazionale perché agli Etruschi si legano storie di greci, di popoli autoctoni del meridione come della Lombardia. Nulla è statico.

di Barbara Pignataro