Le due formazioni non si sono mai incontrate, per la prima volta lo faranno domenica prossima. Il nuovo corso degli irpini , risorti dal fallimento della B, è merito di un imprenditore locale, il quale ha dato mandato a un giovane direttore sportivo di allestire la squadra. Si tratta di Carlo Musa, prodotto del calcio locale, nato e cresciuto ad Aranova dove ha mosso i primi passi da dirigente. Non ancora trentenne, Musa non ha mai nascosto simpatie verso la società ladispolana , ambito club per prepararsi al salto nei professionisti . Destino vuole che domenica quella che per lui era una società modello del calcio romano, sarà un avversario da battere soprattutto per galvanizare i tifosi irpini increduli e amareggiati. “Non avrei mai pensato di diventare il direttore sportivo dell’Avellino e che questa squadra potesse giocare contro il Ladispoli – afferma Carlo Musa- è successo così velocemente che ancora non ci si crede. Il calcio, come la vita, può riservarti di tutto. Domenica sarò a casa, rivedrò tanti amici. Affronteremo una grande società, il Ladispoli è l’esempio di un organizzazione solida e pragmatica. Anche da Aranova avrò molti tifosi, amici e calciatori. Sarà una festa e una domenica di sport vero” . Carlo Musa prova qualche brivido ad entrare allo stadio. ” La tensione sarà predominante – continua Musa – ad Avellino il calcio si vive come è a Roma. Ti assale quella voglia di vincere, a maggior ragione qui , dove l’esclusione dalla serie B e un boccone amaro da digerire. So’ di avere molte responsabilità, ho accettato questo incarico perchè mi piacciono le sfide. E capisco quanto sia importante per Avellino riportarla nel calcio che conta”
La gara tra Ladispoli e Avellino non rileva precedenti e sfide.