Al via dal 5 gennaio la seconda parte di stagione dell’Ar.Ma Teatro lo spazio teatrale in zona Ottaviano che ha dato il via alla sua prima stagione lo scorso ottobre, con l’obiettivo di diventare un luogo di aggregazione culturale, aperto a tante realtà che non gravitano nei grandi circuiti.
A dirigerlo la regista Daria Veronese che ha dato vita a questa nuova avventura con un cartellone che ospiterà compagnie romane e non, nuova drammaturgia, commedie, un cartellone musicale, presentazione di libri, Festival, laboratori teatrali e musicali.
Il concerto di musica di chitarra e voce inaugura il 2017 del nuovo spazio. La vocalità soul di Lyra Veroli, colorata da atmosfere blues-folk-rock, accompagna l’ascoltatore nelle sinuosità creative dei suoi brani, attraverso un viaggio emozionale di suoni, immagini e parole in movimento. Subito dopo è la volta di Andy e Norman il famoso testo di Niel Simon in scena dal 6 al 8 gennaio con Mario Antinolfi, Ramona Gargano e Marco Cavallaro che ne firma anche la regia. Dal 13 al 22 gennaio a calcare le tavole del nuovo teatro saranno Marina Cappellini e Manola Rotunno con Io Rifiuto scritto e diretto da Francesca Romana Miceli Picardi. Due storie “piccole” e dolorose. Due donne forti e schiacciate, unite in un viaggio onirico, tenero, tragicomico, straziante e irriverente come sa esserlo solo la morte.
La settimana successiva tocca a Fiori d’arancio, dal 27 al 29 gennaio, scritto, diretto e interpretato Sara Valerio con Ezio Passacantilli. Una vera euforia pseudo matrimoniale a cui si sostituisce la tragedia comica che porta i protagonisti ad allontanarsi l’uno dall’altra per giungere al finale colpo di scena. Sulle spine di Daniele Falleri, in scena dal 3 al 12 febbraio con Ivan Giambirtone, Alessandro Solombrino, diretto da Daria Veronese è riflessione una su quanto spesso sia ingiustificata e inutile la nostra aggressività.
Il volo dell’albatros è in scena solo il 18 febbraio. Un testo di Angela Villa, con Carmen Piccolo, Gabriella Iovino, Gabriella Vitiello e Gaetano Aiello con la regia di Niko Mucci.
Non per vantarmi, ma avevo capito tutto… diretto da Daria Veronese con Massimo Mirani in scena il 5 marzo. Al centro la grande poesia di Pasolini, ora privata ora pubblica e politica, ora serena ora tragica, ora affilata ora carezzevole, ora pudica ora sfrontata e scandalosa.
S’amavano dal 10 al 12 marzo con Ramona Gargano e Ernico Maria Falconi; parole non dette, gesti mai fatti, sogni disillusi. Una storia in cui il pubblico può riconoscersi, un racconto divertente e dissacrante, ricco di spunti di riflessione..
Dal 13 al 15 aprile torna in scena La donna che disse no di Pierpaolo Saraceno con Mariapaola Tedesco. In scena la storia di Franca Viola, il suo fu il primo vero rifiuto al matrimonio riparatore. Divenne simbolo della crescita civile dell’Italia nel secondo dopoguerra e dell’emancipazione delle donne italiane. Dal 14 marzo al 9 aprile spazio alla terza edizione del Doit un progetto culturale di ampio respiro volto alla promozione e al dialogo tra realtà teatrali “periferiche” he trovano difficilmente spazio nei luoghi tradizionali, per favorire l’incontro con la critica, gli operatori teatrali e il pubblico.
Dal 21 al 30 aprile Noi Diviso Due regia Ernesto Maria Ponte con Giuseppe Moschella ed Emanuela Mulè. Incomprensione ed incomunicabilità sono gli ingredienti principali di storie in crisi dove si evidenzia con umorismo e pungente sarcasmo il mondo, le tensioni, il logorio delle relazioni coniugali. Da due a tre è lo spettacolo in scena dal 28 al 30 aprile con Sara Valerio e Alessandro Parrello. Uno spaccato ironico e leggero di una modernità che non può non fare i conti con dinamiche familiari note e meccanismi che sono sempre gli stessi da secoli. Dal 12 al 14 maggio Giancarlo Fares porta in scena Serafino Gubbio Operatore. La storia di un uomo capace ancora di osservare, di guardarsi attorno. E con la sua, la storia di tanti altri uomini, personaggi ironici e amari, tra Pirandello e l’oggi. Grande attesa per L’orso di Anton Pavlovič Čechov, per la regia Luca Pennacchioni. Dal 19 al 21 maggio, lo spettacolo vede in scena Gabriele Marconi. L’opera ci propone l’eterno tema dell’amore come passione immediata e incoercibile.
Chiude la prima stagione dell’Ar.ma teatro Lei dal 26 al 28 maggio di Francesca Cipriani. Una figura femminile a cui tutto viene sottratto. Una figura che viene negata negando il suo mondo interiore. La razionalità come unica via, dove tutto quello che non rientra in uno schema dettato dalla logica, viene rimosso.
Non mancano lavori per i bambini. A gennaio, infatti, ogni domenica la Compagnia Endaxi porta in scena il Festival di Clown.
“Sono davvero felice di poter ospitare testi così belli e profondi” afferma Daria Veronese. “Non è stato semplice scovarli, eppure la selezione di tutte le proposte è venuta con molta naturalezza. Sono certa che la prima stagione sarà essere di interesse per molte persone. All’Ar.Ma Teatro ognuno può trovare uno spettacolo che corrisponda al proprio sentire”
Ar.ma Teatro
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