Nel celebre sito di Nazca, è stata scoperta dagli archeologi peruviani, guidati da Johny Isla, un’antica incisione di un gatto lunga 37 metri.
Stava per scomparire consumata dall’erosione naturale, ma gli archeologi peruviani, diretti da Johny Isla, responsabile del sito, mentre stavano lavorando alla ristrutturazione del belvedere naturale percorso dalle famose Linee di Nazca e Palpa, hanno scoperto, forse per un caso fortunato, un grosso geoglifo a forma di gatto.
La figura, infatti – come ha dichiarato lo stesso Isla all’agenzia spagnola EFE – era difficile da vedere perché si trova su una pendenza scoscesa. La notizia è arrivata dallo stesso ministero della Cultura del Perù. Nell’ultima settimana – fa sapere il ministero – è stata fatta la pulitura e conservazione del geoglifo, che mostra la figura di un felino rappresentato con il corpo di profilo e la testa davanti, le cui linee erano per lo più ben definite da un tratto di larghezza variabile tra 30 e 40 centimetri. La figura è lunga 37 metri, prosegue, vista orizzontalmente e secondo le sue caratteristiche stilistiche risale al periodo tardo di Paracas. Vale a dire, precede le famose figure della Pampa di Nazca, risalenti da 100 a 200 anni prima della nostra era. Rappresentazioni di felini di questo tipo sono frequenti nell’iconografia della ceramica e dei tessuti della società di Paracas. Con questa scoperta torna alla luce, ancora una volta, in quest’area, il ricco e affascinante patrimonio culturale di un’antica civiltà perduta.
Le Linee di Nazca, i geoglifi, beni iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO dal 1994, sono una delle opere più straordinarie e uniche dell’uomo. Queste linee – spiega il ministero della Cultura – compongono un paesaggio culturale con un significato e un simbolismo profondi, perché esprimono il mondo magico e religioso delle società preispaniche di Paracas e Nazca, che per più di 1.500 anni li hanno disegnati sulle sabbie del deserto e sulle montagne. Oggi sono la testimonianza del genio creativo degli antichi coloni americani e dei concetti e delle forme uniche di espressione religiosa che hanno sviluppato nel corso della loro storia.
Il geoglifo di gatto è stato ritrovato sulla Mirador Natural, una collina rocciosa che si trova in una sezione della Nazca Pampa, al km 426,4l della South Panamericana, una zona desertica a circa 450 chilometri a sud di Lima, la capitale. Su quest’altopiano desertico che si estende per un’ottantina di chilometri tra le città di Nazca e di Palpa, nel Perù meridionale, oltre 13.000 linee disegnano più di 800 geoglifi che riproducono figure di animali stilizzate.
Gli amici degli Aristogatti
a cura di Barbara e Cristina Civinini