“Tre mesi fa avevamo manifestato le nostre perplessità per l’annuncio improvviso della cessione del pacchetto di maggioranza delle quote del Milan da parte della famiglia Berlusconi ad un gruppo economico cinese. Alla luce delle difficoltà raccontate dalla stampa per il closing della trattativa non possiamo che tornare a rilanciare la nostra proposta affinchè una cospicua quota della società calcistica più titolata al mondo possa essere ancora italiana”.
L’annuncio choc è di Alessio Sundas, manager della Sportman Procuratori Sportivi, che torna a riproporre il progetto costruito con prestigiosi operatori economici di caratura internazionale, interessanti ad acquisire il sodalizio rossonero.
“Ancora una volta – prosegue Sundas – a nome della cordata di imprenditori italiani pronti a rilevare il Milan, ribadiamo la disponibiità ad operare affinchè la proprietà del Milan non diventi straniera. Sono cambiati gli scenari ma non gli obiettivi, dalla Cina i mass media raccontano come non arrivino segnali incoraggianti, la Sportman Procuratori Sportivi è ancora in pista per questa trattativa che può far saltare in positivo tutti gli equilibri del calcio italiano. Annunciamo che la cordata di imprenditori italiani, tra cui veri mostri sacri di livello internazionale che per motivi di riservatezza usciranno allo scoperto solo al momento giusto, ha già elaborato una nuova strategia che vorremmo rendere pubblica al più presto per giocare a carte scoperte ed evitare speculazioni giornalistiche e strumentalizzazioni. Chiediamo ufficialmente un incontro alla proprietà del Milan per mettere sul piatto una proposta economica concreta e solida. Ovvero l’acquisizione di una quota anche minima, fosse pure un simbolico 1%, affinchè una parte della società Milan sia in possesso di imprenditori italiani. Da parte della Sportman e della cordata di operatori economici, in caso di maggiori aperture, c’è la massima disponibilità a collaborare affinchè la società rossonera resti in ogni modo in mani italiane. Non sappiamo se molti se ne siano accorti, ma il nostro calcio sta andando in mani straniere sotto gli occhi passivi di chi potrebbe intervenire economicamente e si gira dall’altra parte. La Sportman Procuratori Sportivi con la sua cordata di imprenditori ha deciso di non arrendersi senza combattere. Attendiamo una risposta da parte della proprietà del Milan”.