Erano presenti Renzi, la Bonino e c’è qualcuno disposto a giurare, anche Beppe Grillo, intervistato da Mentana quando il Britannia fece scalo a Civitavecchia.
“E’ un vile affarista. Non si può nominare Presidente del Consiglio chi è stato socio della #GoldmanSachs. E male, molto male, io feci ad appoggiare, quasi imporne la candidatura, a Silvio Berlusconi.” Con queste parole, già nel 2008, Francesco Cossiga, già Presidente della Repubblica, rendeva cruento il suo noto “piccone” in una intervista concessa ad uno spaesato ed increrdulo Luca Giurato ad “Uno Mattina” che ha improvvisato un improbabile esercizio di equilibrismo nel tentativo di dissociarsi dalle dichiarazioni di Cossiga senza che lui la prendesse a male.
Tutto avvenne nei giorni successivi alla crociera tenutesi sul “Britannia”, il panfilo della Rergina Elisabetta, dove erano convenuti i più potenti capitalisti del mondo che si incontrano ogni anno, al club Bilderberg, con la presunzione non poi tanto disattesa, di stabilire chi governerà nei vari Paesi affinchè il capitalismo imperi e continui nella sua missione di produrre profitto indiscriminatamente aumentando la disuguaglianza sociale che divide il mondo nei sempre più ricchi, sempre più pochi, e sempre più poveri, in continuo e costante aumento.
Fù in quella occasione che Mario Draghi, a quel tempo Direttore Gernerale del Tesoro, col pretesto di ridurre il debito pubblico, Cossiga dice, “svendette, fiori all’occhiello dell’industria alimentare e dolciaria Italiane che furono acquisite dalla svizzera Nestle. Sul panfilo della Regina Elisabetta, a quilla riunione di quel gruppo che agiva con palesi atteggiamenti massonici, erano presenti Renzi, la Bonino, si proprio lei, e c’è qualcuno disposto a giurare, anche Beppe Grillo, intervistato da Mentana quando il Britannia fece scalo a Civitavecchia. Lui oggi nega e parla di un certo omonimo senatore, ma chi ne è certo ed anela ad una querela dello stesso, non riesce ad avere accesso agli archivi RAI dove è sicuro della esistenza dell’intervista di Mentana in quanto testimone oculare”.
Analizzando questi fatti troverebbe spiegazione il teatrino che sta avvenendo in questi giorni, col capolavoro iniziato da Renzi che getta la maschera e si colloca sfacciatamente a destra. Con quello che rimane della sinistra che si arrende ai poteri forti e confida nel “compagno” Draghi per salvare il Paese. E il paese si salverà garantendo piatti di minestra a tutti quelli che lavoreranno senza fare storie, magari svendedo qualcos’altro. Ma che ce ne facciamo dell’Eni in mano allo Stato? Solo grane. Molto più funzionale in mano ai privati ma sopratutto con la garanzia che i soldi che arriveranno per i quali ipotecheremo la vita dei nostri nipoti, siano funzionali ad aumentare i profitti del capitale e tornino quindi a loro. Intanto, con la complicità di tutti, politici saltimbanchi e media manipolati, tutti genuflessi davanti a “ Bilderberg” .
Di Toni Moretti