Dal 14 aprile aperte librerie e negozi per neonati. Ma non dobbiamo stare in casa?
Nuovo decreto che protrae le restrizioni fin al 4 maggio 2020. Dal 14 aprile il primo via libera per librerie e negozi per neonati. Il 4 maggio potrebbe invece allentarsi la stretta per milioni di cittadini costretti in casa. Ma anziani e persone a rischio dovranno rimanere protette più a lungo.
Differenziando, ove possibile, il percorso di entrata e di uscita, si potrà accedere uno alla volta nei locali di 40mq, comunque vale per tutti la regola del distanziamento, dell’areazione del locale e della santificazione dello stesso. Mascherina e guanti.
Con il Dpcm gli articoli di cartoleria tornano disponibili, finora neanche all’interno dei supermercati, pur presenti, è stato possibile acquistare libri, pennarelli e quaderni. Una scelta incomprensibile, quella di trovare in uno store Conad o Carrefour, il cartello “articolo non in vendita” nell’angolo dedicato ai libri, lasciava perplessi. Sia perché incentivare la cultura e lo svago sembrava la politica della quarantena, sia perché nel carrello della spesa, insieme al salame e alla cioccolata una scatola di colori non avrebbe minato la salute pubblica. Felici dell’apertura del settore per i titolari delle attività e per una libertà negata in meno.
La scelta della proroga fino al 4 maggio è stata dettata dal calendario, blindare i giorni di festa ritenuti a rischio, (25 aprile e 1 maggio) che avrebbero visto gli italiani al mare e sui prati. Vanificando, dicono, i sacrifici finora fatti in un assembramento azzardato. Prudenza o cattiveria che sia sarà necessario attendere. Un cocktail di pazienza per tutti.