TURISMO, SIAMO ANCORA ALL’ABC

0
897
Punto d'informazione turistica
Necropoli-etrusche-Cerveteri

A CERVETERI L’ACCOGLIENZA TURISTI È AL PALO. AL DI LÀ DEL CALENDARIO EVENTI IL NULLA. PIT – PUNTO INFORMAZIONE TURISTICA CHIUSO DA ANNI. VIABILITÀ DIFFICOLTOSA.

di Graziarosa Villani

La necropoli c’è ed è un sito Unesco unico al mondo ma attorno scarsa accoglienza, mancato coordinamento, qualificazione carente. Chi ha il pane non ha i denti si potrebbe dire. Che si sia ancora all’ABC sul territorio cerite in fatto di rilancio del turismo lo si è capito all’incontro che mercoledì 19 al Granarone ha raccolto, su invito del sindaco di Cerveteri, gli addetti ai lavori, titolari di ristoranti e di b&b del territorio.

Il grido di dolore è partito dai vertici del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia che viaggiando in tandem con le due grandi città etrusche hanno in qualche modo voluto dire “noi ci siamo” lanciando un appello ad una maggiore strutturazione dell’accoglienza sul territorio. Sfoggiando un numero speciale di Archeos tutto dedicato a Cerveteri e Tarquinia, gli esponenti del Pact non hanno fatto altro che ribadire la ricchezza dello straordinario patrimonio archeologico lasciato in eredità ad una popolazione che per decenni ne ha fatto solo preda.

Serve, è stato detto da alcuni, un cambio di passo, e in tal senso sta muovendo in queste settimane i primi passi la DMO Etruskey La Terra de Re nata con lo scopo dichiarato di “creare una unica identità territoriale con un brand immediatamente riconoscibile da posizionare a livello nazionale e internazionale, creare un’offerta turistica strutturata, in rete sul territorio, per rispondere alla domanda di turisti ed escursionisti alla ricerca di esperienze vere, uniche e da raccontare”.

Ma oltre ai grandi tumuli e al ricordo del mito etrusco a Cerveteri l’accoglienza langue, financo dentro il Parco Archeologico, preceduto da uno sfasciacarrozze, dove manca un bar o un sistema di trasporto dedicato. Si è fatto appello ad un maggiore coordinamento, ad una migliore qualificazione della ricettività sia negli alberghi che nei ristoranti ma deludente certo è stato l’epilogo dell’incontro che sembra essersi fermato alla creazione di un calendario di eventi, tra cui la Sagra dell’Uva, da stilare e da pubblicizzare. Si è anche fatto accenno alla necessità ormai non più rinviabile di dare un tono alla città dal punto di vista della pulizia, dell’efficienza, dell’arredo urbano, settori nei quali a tutt’oggi la giunta e l’intera amministrazione appaiono carenti. Languono inoltre anche iniziative dedicate alla vera valorizzazione del patrimonio etrusco.

Il punto d’informazione turistica, primo punto di accesso per chi approda a Cerveteri, è chiuso da tempo ed anche reperire una guida diventa un’impresa titanica di rimando in rimando. Poiché Etruskey La Terra dei Re riunisce un lungo elenco di Comuni ed organizzazioni privati, un coordinamento per una reale qualificazione sarebbe auspicabile, per il bene dei ceretani di ieri e di oggi contro ogni ipotesi d ritorno di saccheggio del territorio sia da punto di vista dell’archeologia clandestina che degli appetiti edificatori. Fermarsi, almeno per ora, alla stesura di un calendario di eventi appare davvero poca cosa.