di Gianni Palmieri
La grande impresa non è riuscita.
Nonostante uno stadio Olimpico ribollente di passione, nonostante una prestazione coraggiosa, nonostante la voglia di inseguire un sogno, alla Lazio il miracolo di superare la Juventus non è accaduto.
Troppo scaltri, troppo forti di testa e di fisico, troppo abituati a vincere i bianconeri che hanno alzato la Coppa Italia. Una Lazio che ha risentito dell’emozione, facendosi prendere nel primo tempo dalla voglia di vincere, giocando come invece non avrebbe dovuto fare al cospetto dei più forti in assoluto.
Ma della finalissima di ieri sera restano cartoline suggestive. Una Curva Nord da applausi che ha confermato, con una coreografia pazzesca, la leadership del tifo in questa città. Una passione immensa, un amore per i colori biancocelesti che oltrepassa il risultato. Ieri la Lazio ha perso la Coppa Italia ma ha riconquistato l’amore della gente, della folla che è uscita dallo stadio cantando a squarciagola il proprio amore nonostante la sconfitta.
Dalla debacle di ieri nasce una nuova Lazio alla quale va tributato un enorme applauso per la stagione meravigliosa, per aver centrato la qualificazione in Europa e per aver vinto due derby su 4, sbattendo i cugini fuori dalla Coppa Italia.
Onore alla Juventus, società seria e modello da seguire.
Ma le emozioni di ieri notte ai tifosi biancocelesti non le toglie nessuno.
Grazie Lazio.