SNARP: “Cittadini a rischio di infarti, la testimonianza di un nostro associato”
Riceviamo e pubblichiamo – “Il nostro associato SNARP prof. A.M. di Frosinone ha rischiato l’infarto dopo aver letto la PEC ricevuta dalla Polizia, Agenzia Europa Centro, con la quale tale Piazzolla Averaldo, direttore del dipartimento di polizia postale, in collaborazione con Caterina De Bolle, commissario generale della polizia federale preannunciava l’apertura di una indagine giudiziaria in suo danno per avere visualizzato e scambiato siti di pornografia infantile, reato punibile con pene da 5 a 10 anni di reclusione e sanzioni da 75.000 euro.
Nella comunicazione precisava altresì che il fascicolo sarebbe stato consegnato al Procuratore aggiunto di Milano decorse 72 ore, per fare rendere pubblica la notizia di reato, onde dissuadere da scambi di materiale pedoporno gli altri usufruitori dei siti internet.
Ma proponeva però anche la possibilità di una sistemazione amichevole, ovvero che la procedura sarebbe stata sospesa previo bonifico nelle 72 ore, della ammenda penale fissa di € 4.978,00 prevista dalla legislazione nazionale in materia, soluzione questa che avrebbe consentito la definitiva chiusura del caso dopo sei mesi di sorveglianza, periodo in cui solo al verificarsi di altri reati sarebbe scattata la recidiva che lo avrebbe condotto in tribunale.
Una nuova forma di estorsione truffaldina che espone molte persone assolutamente pulite al rischio di infarto e perdita di denaro, avverso la quale il mio suggerimento personale è di portare tempestivamente tutte le comunicazioni truffaldine alla Polizia Postale di viale Trastevere 191 Roma”. Prof. Francesco Petrino
Roma, 25 marzo 2022