Controllori d’assalto sulle navette: attenti alle tempistiche!
È un giorno come tanti altri e ti trovi su un autobus affollato, impensabile fino a qualche giorno fa, quando il nono passeggero veniva lasciato alla fermata. Tu e gran parte delle persone che ti circondano state tornando a casa dopo il lavoro. Hai comprato il biglietto, come sempre, sali, ti guardi intorno, cerchi il metro di distanza (che non c’è) e quando ti avvii verso lo strumento per l’obliterazione, sale il controllore. Sei già alla fermata successiva, la prima, e ti dice ALT! non puoi timbrare più: le devo fare la multa. Spieghi quello che ti è successo, incredula, ma il controllore, che forse oggi si è alzato di cattivo umore, non vuole sentire ragioni e ti fa subito una multa. Un po’ di buonsenso, mi scusi non volevo di certo… “dovrei fidarmi di lei – risponde il controllore – Non funziona così, Documenti prego. Rientrando a casa ti sei sentita anche un po’ sciocca con quel biglietto in mano e la testa chissa dove, sono passati pochi minuti, un km forse, 50 Euro. Navetta 23, partenza p.zza Aldo Moro -10 settembre 2020
Sono trascorsi 5 giorni dall’episodio e in piazza a Cerveteri stamattina, 16 settembre, un ragazzo e una signora camminano gesticolando animatamente entrambi vittine del controllore di turno sulla linea 21. “Erano anni che non la prendevo – racconta il giovane – non ho timbrato subito” Idem la signora.
La regola vuole che si sale e si timbra il biglietto. Subito. Ad esempio, nel caso che ci interessa, la violazione consiste nel biglietto non obliterato, equivale a passeggero sprovvisto di biglietto. E la sanzione sarà la multa che il controllore ha inflitto al passeggero che darà per scontato, voleva fare il furbo.