PARTE II: I SEGRETI DELLA PERFETTA DEPURAZIONE
Nella prima parte dell’articolo, pubblicata nello scorso numero de L’Ortica, abbiamo visto come digiuni, diete depurative ed anche allenamenti sportivi intensi, senza le idonee precauzioni e conoscenze, possano mobilitare una grande massa di tossine al punto da causare uno stato di acidosi con possibili crisi e persino peggioramenti dello stato di salute. “La buona notizia è che tali effetti possono essere sensibilmente contenuti grazie ad una depurazione intelligente in grado di neutralizzare gli acidi ed accompagnare il processo di eliminazione delle scorie” ha affermato la naturopata Monica Bertoletti, Naturalmente sani, alias Monique Bert, ideatrice del gruppo fb Medicina Evolutiva, Naturopatia e Detox e coautrice Tiroide Approccio Evolutivo, gruppo fb creato dal dr Andrea Luchi.
Cosa fare concretamente per depurarci in modo corretto senza incorrere in rischiosi errori?
SCIOGLIERE LE SCORIE
“Il primo passo – spiega la naturopata – è lo scioglimento delle scorie, che fa “rinascere” i vecchi acidi precedentemente neutralizzati e stoccati. Le tisane depurative, i beveroni, le diete chetogeniche, le cure omeopatiche, centrifugati di verdura e frutta sovente fanno questo, sciolgono scorie acide e si parla della normalità dell’aggravamento iniziale o crisi di guarigione. Crisi da disintossicazione, di guarigione, aggravamenti iniziali non sono altro che allagamento del corpo e dei suoi liquidi con acidi e veleni sciolti. Questi peggioramenti durano tanto a lungo fin quando veleni e acidi non siano stati neutralizzati e condotti fuori. Nel peggiore dei casi essi vengono nuovamente depositati”.
MINERALI PER NEUTRALIZZARE GLI ACIDI
“Per evitare tutto questo è necessario dopo e accanto alla depurazione e il risveglio degli ex acidi, neutralizzare gli acidi tramite sostanze adatte. Per ciò è importantissimo associare ad ogni forma di disintossicazione un’alimentazione ricca di vegetali, con assunzione abbondante di sostanze minerali allo scopo di neutralizzare acidi e veleni: solo un’alimentazione a prevalenza vegetale assicura questo: moltissime verdure crude, in prevalenza, ma anche cotte al vapore o stufate. Queste sostanze devono assolutamente provenire dal regno delle piante, dove sono state fornite di energie osmiche, visibili e invisibili, è il cosmo che pensa al regno energetico. Quanti più minerali utilizziamo nel corso della neutralizzazione degli acidi, quante più tossine neutralizziamo.
Assumere sostanze alcaline aggiuntive, la sera, perché i processi metabolici e di neutralizzazione degli acidi avvengono durante la notte. Anche l’alimentazione serale dovrebbe essere la più ricca di minerali.
Mentre il caffè che è una vera sferzata acida, per limitarne gli effetti acidificanti, teniamo presente che il danno minore si fa bevendolo al mattino e il danno peggiore, la sera”.
DRENARE
“Per drenare sostanze tossiche occorre un mezzo di trasporto: può essere soltanto l’ACQUA.
Bere molta acqua aiuta a neutralizzare e drenare. Anche le tisane aiutano in tal senso.
Acqua senza cloro, mi raccomando e meglio a basso residuo fisso. Con problematiche dovute ad acidi e veleni, dolori o sintomi da essi derivanti ottengono sollievo e miglioramento rapidissimi”.
SOSTENERE GLI ORGANI EMUNTORI
“Consideriamo anche il fatto che con le cure disintossicanti gli organi emuntori, fegato intestino, reni e pelle sono fortemente interessati e sovraccaricati, per evitare ciò, che si tramuterebbe in un nuovo deposito di scorie, è indispensabile sostenere il fegato e i reni con rimedi naturali ad hoc, integratori e fitoterapici di alta qualità che ne assicurino una corretta funzionalità”.
PEDILUVI E BAGNI ALCALINI
“ Fondamentale è utilizzare pediluvi e bagni alcalini o strofinarsi con acqua basica per aiutare il drenaggio, l’eliminazione verso l’esterno e per contrastare i dolori.
USO ORALE: un cucchiaino di bicarbonato in un litro di acqua, da bere in giornata, a sorsi, aggiungere sempre altrettanta acqua pura: un litro.
In caso di crisi acuta (dolori molto forti): mezzo cucchiaino di bicarbonato in un bicchiere di acqua, più bere mezzo litro di acqua per diluire gli acidi.
Il bicarbonato va utilizzato solamente per brevi periodi, per non alterare l’acidità di stomaco, altrimenti occorre orientarsi su polveri basiche adatte a noi (non tutte lo sono). Attenzione agli ipertesi per la dose supplementare di sodio.
USO ESTERNO: per ogni litro di acqua occorre un cucchiaio di bicarbonato di sodio scarso.
In una vasca ne serve mediamente un chilo e il bagno deve durare almeno un’ora, aggiungendo acqua calda se si raffredda.
In alternativa fare un pediluvio basico per almeno mezz’ora, ugualmente utile. Ottimo anche per emicranie, altri dolori improvvisi, naturalmente anche crampi e stiramenti muscolari. Il pediluvio deve essere caldo o molto caldo, attira velocemente gli acidi verso i piedi.
Oppure si possono fare degli strofinamenti, nel senso del sistema linfatico (verso il cuore, sostanzialmente), con una pezza di spugna, partendo dalla pianta dei piedi, fino alla radice dei capelli.
In tutti i casi, dopo gli sfregamenti o i bagni, non si deve assolutamente sciacquare.
Questo permette il formarsi di un “tappetino basico” che per diverse ore eliminerà, per osmosi, scorie acide dall’organismo.
L’utilizzo costante della terapia basificante- conclude la naturopata – può fare ricrescere i capelli (la perdita può essere multicausale), che sovente possiamo perdere per un eccesso di acidi stoccati nell’organismo che hanno esaurito le riserve minerali. Se reintegriamo gli oligoelementi e i minerali diamo una nuova chance alla ricrescita”.
di Miriam Alborghetti
Rileggi la PARTE I: RICONOSCERE I SEGNALI DI ALLARME DI ACCUMULO DI TOSSINE