Alle ore 9:30 del 4 dicembre, 12 attivisti di Ultima Generazione, ancora una volta, hanno invaso un’arteria stradale a scorrimento veloce, bloccandone la circolazione e generando un serio e concreto pericolo per la sicurezza degli automobilisti.
A fare da bersaglio in questa occasione è stato il tratto della A12 Roma-Civitavecchia, in carreggiata sud, che ha visto i protagonisti del gesto bloccarne tutte le corsie, interrompendo la viabilità per circa un’ora.
Al fine di prolungare il più possibile gli effetti dannosi dell’azione posta in atto, gli attivisti, come di consueto, hanno posto in essere resistenza passiva agli operatori della Polizia di Stato che sono intervenuti, mentre due dei 12 soggetti hanno altresì ancorato i palmi delle proprie mani sulla superficie stradale utilizzando collanti a presa rapida.
Il blocco messo in atto ha generato, oltre ad un concreto e reale pericolo per gli automobilisti, anche una coda di circa 6 km ed ostacolato il transito di alcune ambulanze.
Solo l’intervento di personale della Polizia di Stato, nello specifico Polizia Stradale, Commissariato di PS Fiumicino e Digos di Roma, ha consentito di porre termine all’azione, pur non senza difficoltà.
In particolare, il fissaggio delle mani alla sede stradale ha reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno dovuto liberare i due protagonisti.
All’esito degli adempimenti di rito, ed una volta accompagnati presso il Commissario PS Fiumicino, grazie ad una meticolosa ricostruzione della vicenda operata unitamente alla Digos, i 12 attivisti – tutti caratterizzati da numerosi precedenti specifici – sono stati tratti in arresto per i reati di attentato alla sicurezza dei trasporti, di interruzione di pubblico servizio, nonché di violenza privata aggravata. Gli stessi sono stati altresì denunciati a piede libero per art.18 tulps (manifestazione non preavvisata) e tre di loro anche per non avere ottemperato alla misura del foglio di via obbligatorio.
A conclusione dell’udienza celebrata in data odierna, le misure restrittive sono state convalidate dalla competente Autorità giudiziaria.
L’azione si inserisce nella cornice di una campagna di protesta annunciata nei mesi scorsi dal Movimento Ultima generazione.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.