Di recente abbiamo scritto che molti incivili di Ladispoli non meritano di avere un’oasi verde meravigliosa come il bosco di Palo Laziale.
Questa volta siamo costretti ad aggiungere che questi incivili non sono degno nemmeno di avere un monumento storico, peraltro simbolo della città, come Torre Flavia. Un edificio antico, già minato pesantemente dall’erosione del mare e dalla negligenza delle istituzioni, che ora qualche imbecille ha anche trasformato in barbecue. Sì, avete letto bene. A Ladispoli c’è gente che non disdegna nemmeno di cucinare due salsicce e quattro bistecche usando come griglia i mattoni di un costone di epoca romana alla base della torre. Uno scempio sia materiale che morale, l’ennesima conferma che troppo gente sta perdendo il senso della misura ed il rispetto per questo territorio. Dove ormai tutto appare permesso. Con tutti i paragoni del caso, sarebbe come se qualcuno fosse andato al Colosseo, simbolo di Roma, e avesse acceso un bel barbecue tra le pietre dell’antica arena gladiatoria imperiale. Nella capitale sarebbe esploso un caso di proporzioni bibliche, a Ladispoli solo la stampa ha provato a denunciare l’episodio, per il resto silenzio ed indifferenza. Così come appare assordante il silenzio di politici ed amministratori sulla strana vicenda del finanziamento da mezzo milione di euro che la Città metropolitana aveva promesso per il recupero di Torre Flavia e di cui si sono perdute le tracce. Che altro aggiungere? Ah sì, dimenticavamo gli incivili che stanno trasformando l’ingresso della palude in una discarica a cielo aperto, andando a scaraventare ogni genere di rifiuti davanti alla macchia umida in via Roma. Stiamo in una città dove imperversano incivili ed imbecilli, complimenti a tutti…
Il Direttore
Gianni Palmieri