TORNA L’INCUBO DEI ROGHI TOSSICI A LADISPOLI E CERVETERI

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roghi tossici

PREVISTA UNA TASK FORCE DELLE FORZE DELL’ORDINE IN PERIFERIA.

Quell’odore acre ha iniziato nuovamente a tormentare i residenti di Ladispoli e Cerveteri. A distanza di mesi si è diffuso l’ennesimo allarme della popolazione pronta a segnalare per diversi giorni la sensazione, piuttosto nota, di aria irrespirabile probabilmente per plastica bruciata.

Decine e decine di cittadini lo hanno segnalato. «È ancora forte la puzza di bruciato al Cerreto, basta fare un giro e credo che il problema si possa risolvere, ma non abbiamo l’autorità noi comuni mortali per intervenire», è quanto scrive Roberta. In via delle Rose, al Campo Sportivo, l’altra sera l’odore sgradevole è stato sentito per almeno due ore. L’Sos rimbalza da un rione all’altro.

«Possibile – si accoda Andrea – non si riesca a stanare e sanzionare pesantemente chi accende roghi illegali nei campi vicino Ladispoli? A Marina di Palo c’era un forte odore di bruciato». Spuntano anche dei testimoni. «Viaggio in autostrada quasi ogni giorno – segnala il signor Roberto – e quasi tutte le sere a 3 chilometri dall’uscita per Ladispoli si intravede una nuvola di fumo sulla destra».

Sos anche nella vicina Cerveteri e sui vari gruppi social del territorio è un susseguirsi di commenti. «Nei pressi della campagna dietro al centro commerciali di via Fontana Morella – commenta Paola – sono due giorni che puzza di mondezza bruciata e sostanze chimiche». Delle attività investigative erano state condotte contro i reati ambientali e per tutelare la salute pubblica. Gli stessi cittadini avevano invocato l’intervento dell’Arpa Lazio. Gli incivili sembra agiscano sempre nelle ore notturne per non destare sospetti.

LA TASK FORCE. E dopo gli appelli ecco che partiranno nuove controlli. Già in passato, negli ultimi due anni, i carabinieri della stazione locale comunque erano riusciti a rintracciare e a denunciare alla Procura di Civitavecchia alcuni abitanti ai Monteroni che infischiandosene delle norme avevano trasformato dei terreni in discariche abusive.
Lo stesso la polizia abile a scovare due romeni e a denunciarli per stoccaggio illecito di rifiuti tra Valcanneto e Borgo San Martino. È evidente che qualcuno, in periferia, appicca il fuoco all’imbrunire per smaltire residui dei terreni agricoli o altre materiale nocivo.

«Sono ripartiti alla carica – interviene Tommaso Forese, presidente del comitato del Miami – noi su questo tema avevamo presentato un esposto alla magistratura e riscritto al prefetto, il quale si è messo anche a nostra disposizione. È opportuno specificare che nessuno incendia rifiuti al Miami o al Cerreto, ad esempio, ma al di là dell’Aurelia in prossimità delle campagne. Invitiamo i cittadini a comporre il 112, il numero unico per le emergenze, appena avvertono ulteriori roghi tossici».

Chi vive nelle località distaccate teme pure che possano avere ripercussioni gli stessi terreni agricoli. E intanto i residenti invocano pure l’installazione di centraline di rilevazione dell’aria per scongiurare pericoli di inquinamento.