IL 27 OTTOBRE TORNA L’ORA SOLARE MA POTREBBE ESSERE L’ULTIMA VOLTA

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ora solare
Ora solare- ora legale

Conto alla rovescia per spostare indietro di un’ora le lancette dell’orologio. Ma dal 2021 (forse) non ci saranno più spostamenti orario.

Il prossimo weekend torna l’ora solare. Domenica 27 ottobre, alle ore 03.00, bisognerà portare gli orologi un’ora indietro, alle ore 02.00. Questo orario durerà fino al 31 marzo 2020 quando, si tornerà all’ora legale. Tuttavia potrebbe essere una delle ultime volte. Infatti il  , stabilendo che dal 2021 ogni Paese potrà attenersi all’una o all’altra, a scelta.

L’ultimo cambio di ora per quelli che decideranno di mantenere in modo permanente l’ora legale avverrà quindi l’ultima domenica di marzo del 2021, mentre per gli stati membri che preferiscono mantenere l’ora solare, gli orologi cambieranno per l’ultima volta nell’ultima domenica di ottobre dello stesso anno. L’Italia non ha ancora preso una decisione sul da farsi. Ma il tempo stringe: il termine ultimo per decidere è infatti fissato ad aprile 2020.

ORA LEGALE: RISPARMIO ENERGETICO

Secondo l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, energia e ambiente), l’ora legale porta un risparmio dello 0,2% sul totale dei consumi. I dati di TERNA (azienda italiana che gestisce la rete di trasmissione dell’energia elettrica) parlano di oltre 560 milioni di kWh consumati in meno all’anno, e quindi di un risparmio di oltre 115 milioni di euro per le famiglie italiane.

Tra il 2004 e il 2017, l’ora legale avrebbe permesso agli italiani un risparmio di 1 miliardo e 435 milioni di euro. E ben 320mila tonnellate di anidride carbonica in meno nell’atmosfera. I dati sul risparmi energetico sono però messi in discussione da alcuni studi i quali evidenziano che, in estate, a causa delle temperature elevate, le persone fanno tardi la notte tenendo accese luci, condizionatori e dispositivi elettronici.

L’ora legale avvantaggia soprattutto i paesi del Sud Europa.Nel Nord Europa, invece, le giornate durante l’estate sono già molto lunghe a causa della vicinanza con il Polo Nord. In Finlandia, ad esempio, nei giorni più lunghi, il sole sorge prima delle quattro del mattino e tramonta quasi alle 23.00. L’ora guadagnata quindi non serve né per avere più luce alla sera né per risparmiare sul fronte energetico.

 

IL CAMBIO D’ORA DANNEGGIA LA SALUTE

Il passaggio d’ora può avere effetti collaterali sulla salute. Questa è una delle motivazioni che ha spinto molti stati europei a chiedere l’abolizione del cambio d’orario. Stanchezza, difficoltà di addormentamento irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul posto di lavoro, nausea e inappetenza sono tra i sintomi più comuni.

Il sistema di alternanza sonno-veglia è regolato dal nostro cervello, in particolare dall’epifisi, che a sua volta risente della luce e influisce su tutti gli organi. È un meccanismo delicato, che coinvolge anche la termoregolazione, la produzione dell’ormone cortisolo e altri processi, che con il passaggio da ora solare a ora legale rischiano di sregolarsi. Questo in sintesi ha spiegato il pediatra Italo Farnetani, professore ordinario all’università Ludes di Malta, in un’intervista rilasciata a Donna moderna.

Il cambio d’orario, in sostanza, causerebbe un’alterazione significativa dell’orologio biologico di cui ogni essere umano è dotato, orologio legato ai così detti ritmi circadiani. Secondo studi condotti in Belgio, in Olanda e negli Stati Uniti al cambio d’ora aumenterebbero gli incidenti stradali con un incremento del 17%. L’ora legale tutto l’anno è l’opzione più salutare: con l’ora solare quando si esce da scuola o dall’ufficio alle 16 è come se fosse notte. L’ora in più di luce nel pomeriggio, come suggerisce il prof Farnetani, potrebbe essere utilizzata per andare al parco, fare sport all’aperto, dunque fare movimento ed aumentare la sintesi della vitamina D.

ORA SOLARE: ULTIMA VOLTA? FORSE

Stando alle direttive dell’Unione europea, il 27 ottobre, come abbiamo detto, potrebbe essere l’ultima volta che dall’ora legale passiamo alla solare. Tra luglio e agosto 2018 era stata avanzata la proposta di abolizione del cambio dell’ora, fortemente voluta dai paesi del Nord Europa, con il lancio di un sondaggio nel quale veniva chiesto ai cittadini dell’UE se volessero o meno tenersi l›ora legale. A tale quesito risposero più di 4,6 milioni di persone (quasi tutti tedeschi): l’84% chiedeva che il cambio dell’ora venisse abolito, mantenendo solo l’ora solare.

Ma nella discussione che è seguita alla Commissione Europea non si è raggiunta una decisione univoca che accontentasse tutti i Paesi membri, per cui si è pensato persino di andare nella direzione di una decisione a blocchi con i Paesi meridionali dell’Ue che avrebbero potuto tenere l’ora legale per tutto l’anno, quelli settentrionali che invece avrebbero potuto avere per 12 mesi l’ora solare.

LO SCENARIO: RISCHIO CAOS

Lasciare che ogni Stato decida per sé potrebbe creare una Europa con fusi orari a macchia di leopardo creando non poco caos per i mercati. Se i fusi orari sono uguali per tutti i Paesi a una stessa latitudine, l’ipotesi che si possano creare differenze anche a livello longitudinale preoccupa molto: se tra Milano e Londra esiste una differenza per via del fuso, cosa potrebbe succedere introducendo variazioni anche tra Milano, Berlino e Parigi?

Miriam Alborghetti