TOLFA ENTRA NEL REGISTRO DEI PAESAGGI RURALI STORICI D’ITALIA

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Un lavoro durato circa due anni, voluto e promosso dal Comune di Tolfa e svolto dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre.

Si è conclusa oggi, nella sede del Ministero delle Politiche Agricole Agroalimentari e Forestali a Roma, la riunione dell’Osservatorio nazionale del Paesaggio rurale. Durante la mattinata è stato presentato dal Sindaco, Luigi Landi e dalla ricercatrice dell’Università di Roma Tre, Giorgia De Pasquale, lo studio sul paesaggio agro-silvo-pastorale di Tolfa che ne ha evidenziato la significatività storica, l’integrità e le vulnerabilità, tenendo conto sia di valutazioni scientifiche, sia dei valori che sono loro attribuiti dalle comunità, dai soggetti e dalle popolazioni interessate.
Un lavoro durato circa due anni, voluto e promosso dal Comune di Tolfa e svolto dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre. Coordinato dall’arch. Giorgia De Pasquale, il lavoro ha coinvolto molti professionisti, anche locali: Luca Dionisi, Serena Savelli, Lorenzo Nofroni per la Valutazione Storico Ambientale, Davide Marino per gli aspetti economici, Andrea Bargiacchi, Marco Santurbano, Giovanni Padroni, e tutti gli studenti del Master di secondo livello “Culture del Patrimonio” che hanno sviluppato, tramite interviste alla comunità locale, uno studio innovativo sulla percezione sociale del paesaggio rurale storico.
A seguito dell’iter di verifica dei requisiti di ammissibilità, la candidatura presentata è stata accettata e Tolfa è da oggi ufficialmente iscritta nel “Registro dei paesaggi rurali le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali”. Un risultato importante per la tutela e la valorizzazione del paesaggio, con un particolare riferimento agli interventi previsti dalla Politica Agricola Comune.
“Un altro risultato storico per il nostro territorio – ha commentato il Sindaco Luigi Landi – che grazie a questa iscrizione avrà la possibilità di accedere a nuove opportunità di sviluppo. Tolfa continua il percorso sulla qualità e sul riconoscimento dell’alto valore del territorio naturale”.