La voce tuonante è quella del giornalista Nicholas Farrell che descrive la situazione del nostro paese scartando con forza la formula salvifica del Green Pass.
Lo storico giornale inglese, The Spectator, boccia la politica italiana sul Green Pass con un articolo del 20 febbraio dal titolo emblematico: “The pointless tyranny of Italy’s Covid pass”, l’inutile tirannia del Green Pass italiano. Mentre la maggior parte dei paesi europei, Gran Bretagna compresa, hanno da tempo allentato le restrizioni per tornare ad una normalità post pandemica, secondo il giornale, nel nostro paese le limitazioni non accennano a diminuire nonostante i benefici del Green Pass, in confronto ai dati Britannici, non siano tangibili“.
Invece il regime è diventato costantemente più draconiano. I non vaccinati sono stati presto banditi da quasi tutti gli spazi pubblici e dai trasporti pubblici, e persino dal lavoro, a meno che non avessero avuto il Covid negli ultimi sei mesi, o pagati per un test Covid di 15 € una volta ogni 48 ore.” E aggiunge “Salutato come un enorme successo con religioso fervore dal governo italiano, guidato dal premier non eletto ed ex banchiere centrale dell’UE, Mario Draghi, ‘Il Green Pass’ non è stato in realtà altro che un esercizio di inutile tirannia.”
Una visione lapidaria della situazione italiana che non lascia dubbi interpretativi. L’analisi continua confrontando i dati con la situazione oltre il canale della Manica: i britannici non hanno dovuto operare una costrizione per far vaccinare le persone come nel nostro paese, perché si sono immunizzati di spontanea volontà raggiungendo una percentuale pari all’84,9% quasi come l’Italia del Green Pass con l’88,92% di vaccinati. “Una lezione chiara” di quello che per Farrel è un fallimento italiano.
Draghi ieri ha annunciato invece che “è intenzione del Governo non prorogare lo stato di emergenza oltre il 31 marzo” mettendo gradualmente fine all’obbligo dell’utilizzo del certificato verde rafforzato e delle altre restrizioni, contro quelle che erano quindi le previsioni inglesi.
Un esame che non si limita però ad analizzare solo la gestione pandemica ma anche la politica interna italiana: “L’Italia non ha un Primo Ministro eletto dal 2011, eletto nel senso che il Primo Ministro è il leader di una coalizione o di un partito che ha vinto le elezioni politiche nazionali. Tuttavia, non è la natura antidemocratica dei governi italiani a spiegare il regime del passaporto per i vaccini in Italia, ma la natura dittatoriale degli italiani. Ironicamente, l’unico partito ad opporsi al regime è il postfascista Fratelli d’Italia.”.
Rimane da domandarci, ed è forse la cosa più preoccupante, se questa effettivamente è la visione che fuori dai nostri confini si ha dell’Italia e degli italiani.
L’articolo completo su https://www.spectator.co.uk/article/the-pointless-tyranny-of-italy-s-covid-pass
di Pamela Stracci
Traduzione del testo Pamela Stracci