Torna anche quest’anno la grande attenzione alla fotografia che caratterizzava le storiche edizioni di CavouArt.
La formula continua ad essere quella storica di CavourArt Festival (1993/2010) ripresa con enorme successo nel 2023 con un cantiere di eventi d’arte che ha toccato chiese, palazzi, musei, laboratori e case private del centro storico della città di Terni e dei territori confinanti.
Il festival si sviluppa nel tempo ed è contenitore di un considerevole e selezionato numero di interventi proposti dalla direzione artistica, in un programma che ospita e mette in rete anche quanto già messo in cantiere sul territorio da altri operatori culturali.
Cantiere di Arti Urbane raccoglie le collaborazioni di diversi storici dell’arte, gli interventi di artisti, scelti a misura degli spazi a disposizione, e conta sul contributo di idee offerte da privati, gallerie, associazioni e realtà attive in Umbria e nel territorio nazionale.
A ribadire il lavoro che ha fatto di Terni la terra dove sono possibili incontri e dialoghi aperti e alla pari tra le diverse forme d’arte gli eventi proposti dai curatori e dalla direzioni artistica del Festival si allargano nell’edizione 2024 dalla città di Terni ad altri luoghi e territori, anche fuori provincia e regione.
La Chiesa di Sant’Alò, uno degli edifici religiosi più antichi di Terni, normalmente chiusa al pubblico e sorta nel luogo che ospitava un tempio pagano dedicato alla Dea Cibele (alcuni materiali di recupero sono ancora visibili nell’architettura esterna della Chiesa) ospita l’installazione “Archata” una serie di “sassi” sfaccettati e vuoti nei quali l’artista ha inserito un oggetto, un pensiero, una storia: un “messaggio segreto” che solo lui conosce.
Accanto a Sant’Alò una mostra retrospettiva omaggia uno dei maggiori artisti ternani del secondo Novecento, Agapito Miniucchi, un artista che con il suo lavoro ha tenuto “al passo” l’arte ternana con quanto accadeva in Italia nella seconda metà del Novecento. La mostra è composta di una ventina di opere, dipinti, sculture, maggesi, legni, ceramiche, piombi, messi a disposizione dalle figlie dell’artista. La location è l’eccezionale casa-museo “Casa di Anselmo” un luogo che da privato è sempre stato vissuto per essere anche pubblico e che in futuro ospiterà nuove esposizioni aperte alla città.
Sempre in Via Sant’Alò, nel ristorante “NascostoPosto” è stata inaugurata la mostra di Tamara Inzaina “Tr-amando” opere realizzate con tecnica mista che mettono al centro il tema dell’universo femminile. Tamara Inzaina nei suoi lavori usa fili, tessuti, cordicine, trame, cuciture, segni, lettere, figure abbinate alla pittura e che ricordano la forma della tessitura.
Sabato 21 settembre è stata inaugurata la mostra “Cuna” di Antonella Giovampietro presso la Falegnameria Maurizio Valeriani, in Vico Birreria, intorno al tema del “nido”.
Aperto sabato 21 e domenica 22 lo studio Rolando dell’artista Rolando Oddi, un “affabulatore cromatico” che si distingue per l’uso “estetico” di materiali di recupero come i tappi delle bibite abbinati alla pittura. Nello stesso luogo e periodo la mostra “ADAart” di Alessandro di Anselmo, artista che usa per le sue opere il materiale e gli strumenti odontoiatrici.
Presso “Arte&Decò” di Via Fratti la mostra “Colors” di Mauro Rosignoli, la cui ricerca visiva è caratterizzata dalla ricerca di una nuova immagine in una foto già acquisita.
Dal 21 al 29 settembre è visibile l’installazione “Il primo movimento dell’immutabile” di Carlo dell’Amico, opera che intende porsi tra il mondo interiore e quello esteriore dell’umano.
Ultima inaugurazione del weekend domenica 22 settembre con la mostra “Di cantiere in cantiere” di Enzo Chiocchia presso il Cenacolo di San Marco, in Via del Leone. Una selezione di scatti realizzati da Chiocchia durante le edizioni di CavouArt Festival, e una selezione di immagini di artisti più significativi ospitati a Terni nella lunga storia del Festival, Cracking Art, Seni Camara, Guy Lydster, Véronique Verstraete.
Torna anche quest’anno una grande attenzione alla fotografia come forma d’arte, attenzione che caratterizzava le storiche edizioni di CavouArt.
Da segnalare tra gli altri eventi il 27 settembre l’apertura dello studio di Sergio Valeri “Mastro Valerius” a Vascigliano di Stroncone, un capannone ad uso industriale recuperato e trasformato in un laboratorio artistico, e il 25 quella della casa Laboratorio di Carac a Sangemini, artista che esporrà la sua mostra “Luce e Argilla. Convergenze” presso la Sartoria Matteo Ostili.
Il programma completo del festival, che tra ottobre e novembre si estenderà dalla città di Terni ai territori limitrofi come Narni, Bomarzo, Rieti, è disponibile su www.cantiereartiurbane.it
La forma del festival diffuso, seppure in forma meno estesa e con interventi artistici più selezionati porta nuovamente la città di Terni, ricca di iniziativa ed energie creative, a essere un ideale palcoscenico per l’arte contemporanea. “Cuore” dell’edizione 2024 di Cantiere Arti Urbane è l’area di Piazza Sant’Alò, con la possibilità di ammirare oltre alle mostre due location di eccezione come la Chiesa di Sant’Alò e la Casa di Anselmo.