SS 675: LE GRANDI OPERE DEVASTANTI E LE AMNESIE DEI POLITICI DI TURNO.
Riceviamo e pubblichiamo.
Comitato Diritto alla mobilità di Tarquinia informa:
“Ai cittadini non appassiona la corsa dei politici ad accreditarsi dubbi meriti sui territori che spesso invece trascurano, ma sicuramente ci diverte leggere le loro esternazioni sui mezzi di informazione che periodicamente preferiscono, rispetto al più faticoso lavoro di vera rappresentanza e rapporto diretto con i loro cittadini.
E’ per questo che rompiamo il nostro silenzio sul tema della mobilità a cui ci eravamo adeguati – aldilà del chiacchiericcio della politica sul tema – in attesa degli unici atti che parleranno e conteranno sulle vicende della mobilità del nostro territorio e che qui ricordiamo: il parere della Corte di Giustizia Europea richiesto il 24 gennaio 2019 dal TAR del Lazio che ha emesso l’ordinanza n. 908/2019 nella quale chiede alla Corte Europea di esprimersi sugli aspetti del provvedimento di compatibilità ambientale concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in merito al tracciato Verde per il completamento della SS 675. Il Tribunale Amministrativo Regionale di fatto ha recepito la ricostruzione dei ricorrenti, ritenendo che sia stata violata non solo la normativa nazionale ma anche la normativa europea, rimarcando il fatto che la tutela ambientale non può essere sacrificata rispetto all’interesse economico.
Questi gli unici fatti a cui attenersi su questo tema. Sorridiamo quindi quando:
– leggiamo l’ennesima “bufala” dell’ordine del giorno presentato alla camera dal Deputato Alessandro Battilocchio che impegna il Governo – pensate – a “valutare l’opportunità di adottare ogni iniziativa volta a portare a termine la realizzazione della Trasversale”. Tale generico ed inconsistente ordine del giorno (peraltro copiato pedissequamente da un altro vecchio equivoco comunicato stampa del dicembre del 2018 di un altro “attento osservatore” della mobilità del nostro territorio, diventa nel titolo del quotidiano “il Governo si impegna sul completamento” (!)…
– leggiamo l’altisonante comunicato del Movimento Civico di Tarquinia che, con notevole tempestività si accorge che la SAT con la realizzazione della Tirrenica (ormai morta in tutte le sue altre tratte come avevamo ampiamente previsto) ha “privato Tarquinia di un bene pubblico”… torniamo a domandarci dove fossero costoro durante le aspre lotte che hanno visto in strada molti residenti in lunghi presidi invernali e sui banchi del TAR con la propria faccia e le proprie firme, anche se ben informati, non hanno mai alzato un dito, semmai una mano per votare a favore dell’autostrada.
– leggiamo di un redivivo Mauro Mazzola – ex Sindaco e protagonista della sottrazione della SS Aurelia ai cittadini italiani con relativa disastrosa gestione della viabilità complanare – che tenta un triste ritorno in scena addossando le colpe dello stop della Trasversale ai suoi ex sodali di partito in una modalità di faide politiche interne che lo hanno definitivamente azzerato dal punto di vista elettorale…
– leggiamo di un poco informato Consigliere Regionale Devid Porrello che tenta anche lui la sorte sulle pagine dei quotidiani ipotizzando una riapertura alle merci della tratta da tempo dismessa della ferrovia Civitavecchia – Capranica dimenticando che tale remota ed eventuale possibilità potrebbe essere solamente sostenibile per una ben più modesta ferrovia turistica, per soli passeggeri, visto che l’attuale legge 128 del 9 agosto 2017 sulle ferrovie turistiche norma e valorizza unicamente e squisitamente solo la riattivazione di tratte “di particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico” con “mezzi rotabili storici… o ferrocicli”. Altre libere interpretazioni sono del tutto destituite da ogni fondamento e certamente confondenti per una utenza che non ha modo o possibilità di approfondire l’argomento.
Torneremo certamente a tenere informati i cittadini sui problemi della mobilità del nostro territorio unicamente con la verità dei fatti ogni qual volta le esternazioni “improprie” di chicchessia faranno capolino sui mezzi di informazione, perchè la nostra memoria sarà sempre la spina nel fianco della loro cattiva politica”.
Comitato per il Diritto alla mobilità di Tarquinia
Comitato per la difesa Valle del Mignone