III parte – tossine ambientali, caffeina, cattiva masticazione ed emozioni mal gestite prosciugano le nostre energie. Cosa fare?
Lo stress cronico prosciuga le nostre risorse energetiche, indebolendo le difese immunitarie al punto da compromettere la nostra salute fisica e psichica nonché le capacità relazionali e lavorative. “In natura essere indifesi significa no-win, significa morte. Questo fattore crea un grande allarme interiore, che aggrava lo stress, ecco perché è importante fare qualcosa per sé: daremo subito il messaggio che ci stiamo impadronendo della situazione e la risposta di allarme sarà meno reattiva”. Così afferma la naturopata Monica Bertoletti, alias Monique Bert, ideatrice del gruppo fb Medicina Evolutiva Naturopatia e Detox e coautrice di Tiroide Approccio Evolutivo, gruppo fb creato dal dr Andrea Luchi.
MASTICARE BENE
Un problema ignorato, è il malassorbimento dei nutrienti. Se non masticate bene, non assorbite bene. Per cui è importantissimo avere una dentizione sana, curata ed efficace. E possibilmente nostra. I nostri denti svolgono funzioni molto differenti da denti impiantati. Ogni boccone dovrebbe subire circa 30 atti masticatori alternati, cioè il cibo introdotto in bocca deve essere triturato e passato da una parte all’altra della bocca per fare lavorare entrambi i lati del nostro corpo.
I denti naturali rispetto ai denti artificiali, proprio perché contengono dei “sensori” di pressione, trasmettono impulsi ai due emisferi cerebrali rendendoli attivi: masticare da entrambi i lati in maniera bilanciata permette infatti, un’attività antinvecchiamento cerebrale, se invece masticheremo da un solo lato perché dall’altro ci mancano dei denti o ci fanno male, un emisfero verrà trascurato, inoltre la perdita dell’altezza dei denti, detta “Dimensione Verticale”, è strettamente connessa a fenomeni di perdita di memoria, morbo di Parkinson ed Alzheimer, nonché a ripercussioni di tutte le fasce muscolari discendenti e quindi postura, dolori, stanchezza!
Se gli enzimi digestivi sono carenti, non abbiamo una buona assunzione di nutrienti e se l’assorbimento è limitato non abbiamo i cofattori per produrre energia nelle cellule. Masticare bene, insalivando il cibo, aiuta molto questo processo, così come introdurre vegetali a sufficienza: evita il depauperarsi dei nostri sistemi enzimatici pancreatici.
CAFFEINA e TEOBROMINA
Sono convinta che le tossine “emotive” quali arrabbiature, collera repressa, ansie per il futuro, sensi di colpa e paure, mal gestite e non affrontate in modo adeguato, siano la principale fonte di stress. Ma esistono anche sostanze che introduciamo con il cibo che concorrono nel peggiorare lo stato di salute di chi è affetto da stanchezza cronica. Per esempio caffeina e teobromina (cioccolato) hanno effetti eccitanti e dunque possono alterare la qualità del sonno, soprattutto se consumate dopo le 18. Entrambe aumentano l’adrenalina, dando un’iperglicemia che non giova al sistema endocrino e nemmeno ai surreni, e che nel lungo termine è un cofattore di resistenza insulinica, spesso indiagnosticata e tanto, tanto dannosa. La caffeina abbassa i livelli di DHEA, importantissimo ormone che mantiene l’endocrino in equilibrio.
PASSIFLORA INCARNATA
Stanchezza cronica e disturbi del sonno vanno spesso a braccetto. Un’erba che aiuta molto a migliorare la qualità del sonno è la Passiflora incarnata. Un prodotto ottimo è Pascoflair, Named, soprattutto per chi tende a pensare troppo e rimuginare, ha ansia, ipereccitabilità nervosa e insonnia.In genere una compressa a metà pomeriggio e una un’ora dopo cena sortiscono un buon risultato.
TOSSINE AMBIENTALI
Un’esposizione costante a sostanze tossiche, (sono 50.000 introdotte nel nostro ambiente dagli anni ‘50 del secolo scorso ad oggi), ci regala un en plein di deterioramento del nostro sistema nervoso e ormonale. È utile evitare assolutamente tutti i contenitori di plastica per il cibo, l’alluminio, i fertilizzanti e pesticidi tossici (antizanzara, antimosche, antitarme, antimuffa ecc.); per ridipingere la casa usate prodotti naturali a base di silicati, acqua e solventi naturali. Evitate il cloro e la trielina per i vestiti. Torniamo ai prodotti di pulizia della nonna, acqua e sapone, aceto, bicarbonato e oli essenziali. Fate attenzione a ciò che vi spalmate sul corpo: leggete gli INCI delle vostre creme! Ciò che è in cute, a breve giro di scambi cellulari (7/10 minuti) è nel torrente ematico.
OCCHIO AGLI SBALZI GLICEMICI
Mantenere un buon livello glicemico è importantissimo per una miriade di ragioni; nel recupero dello stress è un pilastro fondamentale. Sia l’iper che l’ipoglicemia sono uno stress estremo per il nostro metabolismo: implicano una stimolazione epatica, pancreatica e surrenalica, aumentando anche la produzione di radicali liberi. Alimentazione ad hoc e integrazione di Acido Alfa Lipoico, Cromo picolinato, Myo inositolo e D-chiro inositolo, Zinco, Selenio, Magnesio, omega 3, il fungo medicinale Coprinum e una combinazione idonea di micoterapici ad hoc, oltre che di oligoelementi in dosi adeguate, consente di riequilibrare anche le situazioni peggiori, soprattutto se accompagnate da una dose ottimale di antiossidanti di alta qualità, da vegetali e dosi ponderate di movimento fisico, specialmente post prandiale.
FICUS CARICA
Un rimedio molto dolce ma ad azione profonda e di evidente rapido riequilibrio è il Ficus carica in macerato glicerico (o gemmoderivato, è la stessa cosa). Ha un’azione elettiva dell’asse cortico-diencefalico del quale contribuisce a normalizzarne le funzioni, con azione anche ansiolitica, in particolare se i disturbi sono a carico della sfera digestiva, ove regolarizza la motilità e la secrezione gastroduodenale.Ha un’azione di riequilibrio neurovegetativo e lenisce le distonie, con tutti i loro sintomi, nelle nevrosi a impronta fobico-ossessiva con tachicardia, palpitazioni e nelle forme ansioso depressive, nell’astenia psicofisica.50 gtt in poca acqua, 20’ prima dei pasti, 3 v/die, per 20 giorni al mese. Cicli di tre mesi, pausa di uno.
RESPIRARE E RIDERE
“La respirazione profonda scioglie le tensioni – conclude la naturopata – è l’unico modo serio e non farmacologico per attivare il sistema nervoso autonomo e una corretta cascata ipotalamica.
Non c’è nulla che comunichi a ogni cellula del corpo che siamo al sicuro meglio del modo in cui respiriamo.
Anche ridere migliora la respirazione diaframmatica e innesca una catena di eventi ormonali ad hoc. Un esercizio di respirazione molto semplice che attiva il metabolismo e calma il sistema nervoso, soprattutto dopo i pasti: inspiro contando fino a 5, trattengo il respiro contando fino a 20 ed espiro contando fino a 10, per dieci volte, almeno tre volte al giorno.Potrebbe girarvi un pochino la testa: significa che la circolazione, anche cerebrale, è migliorata!”
a cura di Miriam Alborghetti