STRADE INSICURE, SI PUNTA SOLO SULLE MULTE

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E L’AURELIA È UN GRANDE FRATELLO. VIA MORELLA E VIA SETTEVENE PALO BOMBARDATE DALLE BUCHE: NESSUN INTERVENTO.

Via Settevene Palo è la strada della «vergogna». Ma ora lo è diventata anche via Fontana Morella perché le crepe sono sempre più evidenti sulla pavimentazione stradale e l’ultimo incidente, quello della scorsa settimana, ha messo in evidenza ancor di più i limiti di un’arteria malandata.

Passano i mesi però e la situazione continua a restare tale e quale a prima. Mentre però via Settevene Palo è di competenza di Città Metropolitana, che inspiegabilmente non ha ancora avviato i cantieri e per andare a Bracciano gli automobilisti rischiano ogni giorno di spaccare gli pneumatici e le sospensioni, o peggio di finire fuori strada, via Fontana Morella è comunale, perciò spetterebbe al Granarone avviare il restyling. Nessun progetto all’orizzonte, nonostante le segnalazioni siano arrivate nell’ultimo anno sul tavolo della classe politica che continua però a cestinarle.

Nell’ultimo schianto tre le auto coinvolte. Oltre ai sanitari del 118, sono arrivati i vigili del fuoco di Cerenova e gli agenti della Polizia locale di Ladispoli per eseguire i rilievi e stabilire l’esatta dinamica. Secondo la ricostruzione il primo scontro è avvenuto tra una Fiat 500 guidata da un 55enne diretto a Cerveteri e una Mercedes Classe A al cui volante c’era un 47enne che si stava immettendo su via Fontana Morella da via del Beccaccino. Il primo si è ribaltato più volte finendo su un terreno agricolo ma nella carambola è stata coinvolta anche una Peugeot dove a bordo si trovavano moglie e marito, illesi. Solo il 55enne è finito in ospedale al San Paolo di Civitavecchia: se la caverà con qualche giorno di prognosi.

Non solo buche, l’illuminazione è scarsa e di notte attraversando decine e decine di cinghiali visto che ormai si sono stabiliti nella zona. «Lo ribadiamo da mesi – insorge Alessio Catoni, referente del comitato Cittadini di Campo di Mare e Cerenova – quello è un punto assai problematico in prossimità di via del Bagolaro, la stradina che porta a Campo di Mare. La strada sta franando e il comune di Cerveteri non interviene per metter mano ad una situazione critica. Non si può aspettare sempre la tragedia per poi risolvere le questioni». Su via Settevene Palo invece è stato detto tanto, compreso l’abbassamento dei limiti a 30 chilometri orari perché la ex Provincia non aveva i soldi per avviare la riqualificazione stradale. Un incubo, anche per gli autisti delle ambulanze del 118. Protestano pure i residenti di via di Zambra per l’arteria di proprietà comunale conciata davvero male e dove anche lì in passato si erano registrati incidenti.

PHOTORED. Sul tema della sicurezza anziché provvedere ai lavori, si punta solo sulle multe. Infallibili anche quando la ruota oltrepassa la striscia orizzontale di arresto. Il flash scatta anche per disattenzione, nonostante magari si sia correttamente fermato al semaforo rosso. E di multe a Cerveteri, tra i chilometri 42,7 e 44, sulla via Aurelia, i nuovi photored ne hanno iniziato a fabbricare. Quattro in totale i dispositivi elettronici montati dal comune cerveterano in prossimità degli ingressi sud e nord di Cerenova, punti reputati sempre critici. Ecco motivata la scelta dell’amministrazione comunale di puntare sui quattro impianti. Ma di velox o telecamere la statale ne è davvero piena tanto da essere considerata ormai blindata: praticamente c’è un dispositivo ogni chilometro e mezzo. Dal chilometro 44, quindi partendo da Cerenova, fino al 28 di Torre in Pietra, località del comune di Fiumicino, i dispositivi sono 10 in 16 chilometri sommando quelli di Ladispoli (chilometri 34 e 35,5 San Nicola, 37,7 Monteroni e poi 37,3 nell’area di Palo Laziale). Dati destinati a salire se si considerano pure quelli del comune di Santa Marinella e sono altri quattro impianti al semaforo e autovelox: a Santa severa, all’incrocio con via Crispi per la stazione e poi ancora sull’Aurelia all’incrocio con via Latina e via Garibaldi. Insomma, per un romano che deve raggiungere Civitavecchia, e viceversa naturalmente, la strada è diventata una specie di reality sul grande schermo.