Stop 5G, scende in piazza l’Italia che non ci sta!

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Nell’alleanza italiana Stop 5G promuove le giornate di mobilitazione nazionale unitaria: per fermare l’invasione d’elettrosmog.

Sabato 15 Giugno eventi, convegni e flash mob in 19 città.

Intanto in America, lo Stato della Louisiana approva uno studio medico per valutare gli effetti sulla salute della popolazione.

di Maurizio Martucci

La Louisiana è uno stato federato degli Stati Uniti d’America, confina con Texas, Arkansas, Mississippi e affaccia sul Golfo del Messico: per scongiurare pericoli sulla salute della popolazione, il governo federale ha appena approvato uno studio medico-scientifico per valutare le possibili ripercussioni sui cittadini, irradiati dalle inesplorate radiofrequenze a microonde millimetriche del 5G. Ecco cosa si legge nella risoluzione legislativa americana: “Considerando che la tecnologia 5G è destinata ad aumentare notevolmente la capacità dei dispositivi e connettività, ma può anche comportare rischi per l’ambiente a causa di un aumento delle frequenze e delle esposizione alle radiazioni; considerando che è necessario uno studio per esaminare i vantaggi e i rischi associati tecnologia 5G, con particolare attenzione all’impatto ambientale e ai potenziali effetti correlati, e che la tecnologia 5G richiede mini-antenne da posizionare a breve distanza, più vicine alle persone rispetto alle antenne già esistenti, e che il 5G funzionerà in combinazione con l’infrastruttura tecnologica 3G e 4G; e considerando che il settore assicurativo può aver posto esclusioni nelle politiche di esenzione danni causati da questa tecnologia e che taluni fabbricanti forniscono avvertenze ai consumatori in merito all’utilizzo di dispositivi che utilizzano questa tecnologia”. Tra il silenzio tombale nostrano, tutto questo ce lo dicono dall’altra parte dell’Oceano, dalla Louisiana perché in Italia il Governo Conte fa finta di nulla, il Ministro della Salute se ne lava ponziopilatescamente le mani e le aziende telefoniche, acquistati i lotti delle nuove bande del 5G senza uno straccio di prova sugli effetti per ecosistema e umanità, esaurita la fase sperimentale nelle Smart City iniziano ad accendere un po’ dappertutto le tanto temute antenne del 5G. Tra i dubbi, le incertezze e le legittime paure dei cittadini.

Per questo l’alleanza italiana Stop 5G ha promosso le “Giornate di mobilitazione nazionale 15 e 21 Giugno 2019, nella tua città”, un doppio cartello di eventi simultanei in più zone d’Italia, pensati per rafforzare al Governo la richiesta dimoratoriasu tutto il Paese, fino a quando non verranno definitivamente scongiurate possibili ripercussioni nocive del 5G, da enti indipendenti studiati gli effetti socio-sanitari a medio-lungo termine delle inesplorate radiofrequenze. Sigla informale di rete indipendente, apartitica e trasversale di varie anime della società civile riunite nel solo intento di difendere la salute pubblica dal pericoloso wireless dell’Internet delle cose, la mobilitazione unitaria promossa dall’alleanza italiana Stop 5G è patrocinata dai medici per l’ambiente di ISDE Italia, dagli scienziati dell’Istituto Ramazzini e dai sindaci dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia.

Si comincia Sabato15 Giugno 2019 e la settimana dopo si replica Venerdì 21 Giugno 2019. Il cartello del primo giorno prevede incontri informativi, assemblee, raccolta firme e banchetti, flash mobe un evento di solidarietà verso i malati di elettrosensibilità, oltre un maxi-convegno pluridisciplinare su pericoli e difesa dall’elettrosmog. La prima mobilitazione coinvolgerà 19tra città e piccoli centri d’Italia, da Trento e Milano fino a Lecce eCatania, passando per la provincia di Pescara, l’hinterland di Roma e il centro storico di Perugia. Agli incontri promossi dagliaderenti all’alleanza italiana Stop 5G (comitati territoriali, gruppi e associazioni civiche), parteciperanno anche parlamentari, sindaci, tecnici, medici e scienziati.  Dopo le oltre 1.000 persone scese in piazza in Svizzera, le 30 città mobilitate in America, i cortei in India, i cartelli e gli striscioni esposti inGermania, Inghilterra, Polonia e Israele, adesso è la volta dell’Italia. Come nel resto d’Europa e nel mondo, i cittadini manifestano pubblicamente e con spirito democratico le preoccupazioni per l’avanzata di una tecnologia altamente rischiosa che, a detta di ampia parte della comunità medico-scientifica internazionale, lascia aperta la possibilità di effetti biologici sulla popolazione irradiata in maniera massiccia, ininterrotta e ubiquitaria. Sinora le due petizioni on-line Stop 5Ghanno raccolto più di 26.000 firme (si firma su Change.org), mentre ci sono 60 istituzioni italiane tra Regioni, Province e Comuni in cui si è palesato un indirizzo di cautela per la moratoria e, dopo le prime conferenze alla Camera e in Senato, presto si ritornerà in Parlamento coi deputati che hanno impegnato il Governo con una mozione per la precauzione.

15 Giugno, STOP5G nella provincia di Roma: tutti a Maccarese

Due appuntamenti Stop 5G sono previsti anche nell’area della provincia di Roma. In attesa delle votazioni delle mozioni per la precauzione presentate nei nostri consigli comunali, il Comitato Stop 5G Cerveteri-Ladispoli ha aderito all’iniziativa promossa dal limitrofo Comitato Stop 5G Fiumicino e invita i cerveterani e ladispolani desiderosi di conoscere il lato oscuro del 5G a partecipare all’incontro delle ore 17 a Maccarese nella Casa della Partecipazione (Via del Buttero 10). L’appuntamento sarà preceduto da un’azione di volantinaggio informativo lungo le arterie principali della Darsena del litorale laziale. Un altro evento è invece in zona Castelli Romani: alle ore 10 sarà allestito in Piazza del Garibaldino a Monte Porzio Catone un banchetto dei volontari del Comitato di Tutela e Salvaguardia dell’Ambiente in Monte Porzio Catone Onlus, attivo da anni sul territorio castellano per contrastare il pericoloso elettrosmog irraggiato dalla cima del Monte Cavo, prodotto persino da antenne abusive già oggetto di condanna anche da parte della magistratura.

#STOP5G – Sabato 15 Giugno 2019

Giornata di mobilitazione nazionale unitaria

promossa dall’alleanza italiana Stop 5G

Con il patrocinio di

ISDE Italia

Istituto Ramazzini

Associazione Nazionale

Piccoli Comuni d’Italia

BARI

Flash Mob davanti la sede del Comune, consegna diffida al Sindaco (Stop 5G Bari) – anticipata al 14/6

CAORLE (VENEZIA)

Flash Mob

CATANIA

Azione informativa e raccolta firme in centro (Catania senza elettrosmog Stop 5G)

CERVIA (RAVENNA)

Assemblea del gruppo regionale (Stop 5G Romagna) – anticipata al 13/6

CITTA’ SANT’ANGELO (PESCARA)

Convegno al Teatro Comunale (Stop 5G Abruzzo, Comitato No Antenne Pescara, Comitato No Elettrosmog, Comitato più Salute meno antenne)

DRO (TRENTO)

Banchetto per la raccolta di firme (Stop 5G Trento)

FINALE LIGURE (SAVONA) Azione informativa

LECCE

Azione informativa nel centro storico (Comitato Lecce Via Cavo, Comitato Salute e Ambiente)

MACCARESE (FIUMICINO –ROMA)

Volantinaggio in zona Darsena, assemblea presso la Casa della Partecipazione(Stop 5G Fiumicino)

MILANO Azione informativa con banchetto in zona centrale (Riprendiamoci il Pianeta)

MONTE PORZIO CATONE (ROMA)

Banchetto e volantinaggio in Piazza del Garibaldino (Comitato di Tutela e Salvaguardia dell’Ambiente in Monte Porzio Catone)

PERUGIA

Azione informativa in zona mercato e davanti la sede del Comune

PRATO

Flash Mob in tre piazze centrali della città con evento informativo (Stop 5G Prato)

REGGIO CALABRIA Azione informativa

REGGIO EMILIA

Azione informativa (Stop 5G Bassa Reggiana e Mantovana, Collettivo Nonviolento Uomo e Ambiente della Bassa Reggio Emilia)

SINALUNGA (SIENA)

Gazebo informativo(Sinalunga si rinnova)

VENOSA (POTENZA)

Evento ‘una giornata da elettrosensibile’ al fianco di chi già soffre gravemente l’elettrosmog (Stop 5G Basilicata, Ge.Co. AsSIS Basilicata)

TRENTO

Azione informativa al Centro Civico Oltrefersina

VERONA Flash Mob davanti la sede del Comune