STOP 5G, MOBILITAZIONE PERMANENTE

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SINDACI E CITTADINI, DAL PARLAMENTO A PIAZZA DEL POPOLO, SABATO SI REPLICA IN FRANCIA ALLA IARC-OMS. ENRICO MONTESANO: “STOP 5G SONO ERETICI GUERRIERI IN DIFESA DELLA SALUTE DI TUTTI”

di Maurizio Martucci

Una mobilitazione permanente, in Italia come nel resto d’Europa: tutti uniti per fermare il 5G. Prima una conferenza stampa di presentazione alla Camera dei Deputati.
Poi 1.500 manifestanti provenienti da ogni parte d’Italia sabato scorso nel cuore di Roma per la manifestazione nazionale “Per la moratoria, la Costituzione, le libertà e l’autodeterminazione digitale” promossa dall’Alleanza Italiana Stop 5G nella centralissima, suggestiva e immensa cornice di Piazza del Popolo. Poi la replica il 19 settembre in Francia a Lione, per un corteo davanti la sede dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro (IARC) afferente l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

“Un referendum popolare per abrogare il bavaglio anti Sindaci Stop 5G contenuto nel DL Semplificazioni appena convertito in legge e, con lui, abrogare anche il Decreto Monti del 2012 che ha stravolto la legge quadro sulle modalità di rilevazione dell’inquinamento elettromagnetico”, la proposta lanciata a Montecitorio dal costituzionalista e giurista Ugo Mattei intervenuto accanto a Domenica Spinelli Sindaco di Coriano (Rimini) per denunciare nel 5G un provvedimento “liberticida contrario ai sindaci per la precauzione”, vera e propria mannaia contro i 600 Comuni e Sindaci contrari allo tsunami elettromagnetico.

Due giorni dopo, la manifestazione che ha avuto luogo a Roma sabato 12 settembre, s’è trasformata nel più grande evento mai realizzato prima negli ultimi decenni di lotta contro i pericoli dell’elettrosmog. In 40.000 hanno poi seguito lo streaming: numeri record frutto della diretta trasmessa a reti unificate dalle Web TV Byoblu, La Casa del Sole, Contro TV e Border Night. L’evento è stato ripreso anche dalle telecamere di Sky TG 24, La Repubblica e Telecolor. In Piazza del Popolo presenti anche agenzia di stampa estera: i video sono finiti in Inghilterra e persino in Brasile.

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Dal palco ai piedi della terrazza del Pincio, ha parlato anche l’attore Enrico Montesano: “Pochi, eretici, guerrieri”, è stato il motto coniato per definire quanti si stanno battendo per denunciare nei pericoli della tecnologia di quinta generazione il rispetto del principio di precauzione.

Principio secondo il quale questa tecnologia andrebbe sospesa in assenza di studi scientifici che ne garantiscano la sicurezza e la non pericolosità per la salute umana. “Non siamo a prescindere contro lo sviluppo tecnologico” – ha detto poi Montesano ai microfoni di Byoblu – “ma bisogna vedere se lo sviluppo tecnologico è anche progresso”.

“Ci hanno detto che con il 5G dialogano gli oggetti e gli uomini?”. “Voi che siete qui, siete già informati” – ha affermato l’artista romano– “ma bisogna prendere coscienza tutti quanti”.

La replica internazionale è prevista a Lione (Francia) sabato 19 Settembre 2020: l’Alleanza Europea Stop 5G organizza dibattiti pubblici e un corteo davanti la sede della IARC, l’agenzia deputata alla riclassificazione della cancerogenesi dell’elettrosmog, radiofrequenze onde non ionizzanti.
L’iniziativa “Stop 5G e a tutto il digitale” nasce da 58 collettivi e associazioni francesi della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi e regioni limitrofe della Borgogna-Franca Contea (Soana), Loira, Gard (Occitania) e Montepellier, aderenti all’alleanza internazionale fondata lo scorso anno in Svizzera duranti i lavori del convegno internazionale di Mendrisio.
La manifestazione si articolerà in tre diverse fasi:concentramento davanti la sede IARC con corteo verso Place Bellecour nel centro di Lione; raduno dei manifestanti presso un villaggio di stand “Going digital”, dove si terranno workshop; infine tavole rotonde a tema su salute, ecologia e libertà digitali.

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“Scegliamo la società nella quale vogliamo vivere“, il motto degli organizzatori dell’attesa manifestazione internazionale, con la quale si chiede alla IARC, ai governi nazionali e agli organismi sanitari pubblici: la presa in esame degli studi indipendenti condotti sull’elettrosmog dalla scienza non conflitta da interessi con l’industria; il riconoscimento del Principio di Precauzione sancito dall’Unione Europea; lo stop all’installazione di smartmeter, cd contatori intelligenti per servizi di energia elettrica e gas; lo stop al 5G a livello europeo; l’urgente riqualificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze, annunciata dalla IARC entro il 2024; la ridefinizione del concetto di smart city; la sobrietà energetica al posto dei più fumosi concetti di crescita verde e sviluppo sostenibile basati unicamente sull’iperdigitalizzazione e l’iperconnessione wireless di massa.