Stadio di Ladispoli, tanto rumore per nulla

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stadio di Ladispoli
immagine stadio di Ladispoli

Superati i problemi tecnici e burocratici, il nuovo impianto dedicato alla memoria di Angelo Sale sarà uno dei campi di calcio più moderni di tutto il litorale romano

di Felicia Caggianelli

L’inaugurazione di un’opera avviene, o dovrebbe avvenire, a lavori ultimati. Ovvero chiavi in mano per essere operativa dal giorno stesso. Questa dovrebbe essere la regola madre, ma Ladispoli sembra discostarsi ed essere la mosca bianca della situazione visto che l’imponente struttura sportiva adiacente la via Aurelia, a distanza di circa un mese dall’inaugurazione, non è ancora utilizzabile. Fioccano le polemiche ma l’amministrazione ci mette la faccia per spegnere il fuoco.  Il nuovo campo sportivo è dedicato alla memoria del portiere Angelo Sale, uno dei pionieri che ha portato il calcio nel territorio di Ladispoli, continuando, una volta appesi gli scarpini al chiodo, ad allenare le nuove leve della città. L’impianto sarebbe dovuto essere il nuovo fiore all’occhiello di Ladispoli, inaugurato a fine dicembre, eppure a distanza di nemmeno un mese dall’avvenuta cerimonia,  ecco giungere polemiche che abbiamo voluto chiarire incontrando l’assessore ai lavori pubblici, Marco Pierini, il delegato allo sport, Fabio Ciampa e l’architetto che ha realizzato l’opera, il dottor Mauro Brugnoni. Tutto è iniziato da una serie di mail giunte in redazione nelle quali alcuni genitori puntavano il dito sulla gestione della giornata inaugurale da parte dell’amministrazione comunale, imputandole il fatto che alcuni dei ragazzi delle società sportive, impegnati nell’esibizione calcistica,  si erano ammalati a causa del fatto che gli spogliatoi non erano agibili e che i giovani calciatori, sudati, non si erano potuti cambiare dopo la performance sportiva.

Come mai lo stadio non è operativo?

“I lavori sono finiti il 15 dicembre – ha puntualizzato l’architetto Brugnoni-  e con l’ultimazione degli interventi è stata data la possibilità alle imprese di eseguire le ultime rifiniture che termineranno entro gennaio. Gli spogliatoi sono agibili e dotati di docce funzionanti, l’unica cosa che manca sono gli arredi. È come quando costruisci un appartamento, è finito e spetta a chi lo acquisterà provvedere ad arredarlo in base alle proprie esigenze”. “Il bando -ha sottolineato il delegato Ciampa – per l’assegnazione della gestione del nuovo campo sportivo intitolato ad Angelo Sale, ha visto aderire  la società de l’US Ladispoli che aggiudicandosi la gestione definitiva della struttura dovrà provvedere ad arredarla come meglio crede. Naturalmente, per questi arredi gli sarà riconosciuto uno sconto sul canone che dovrà conferire al comune”. “L’unica cosa che rimane da montare  – ha dichiarato l’assessore Pierini- sono i dieci fan coil, ovvero i ventilconvettori  che dovranno assolvere alle funzioni di riscaldamento e climatizzazione degli ambienti, che la ditta non ha ancora installato in quanto teme che possano essere rubati”. “ L’impianto -ha ribadito Ciampa- quindi è funzionante per quanto riguarda le toilette e le docce, l’unica cosa  che manca sono gli arredi che verranno scelti dalla società de l’US Ladispoli a proprio gusto e secondo le proprie esigenze. Attualmente stiamo provvedendo ai vari collaudi interni ed esterni della struttura che richiedono una procedura piuttosto complessa al fine di ottenere tutta la documentazione necessaria richiesta dalla legge affinché il campo di fatto sia operativo”.  Attualmente l’amministrazione è anche al lavoro per concludere le procedure inerenti l’assegnazione definitiva della gestione. La scorsa settimana, infatti,  c’è stata la pubblicazione della determina per l’assegnazione provvisoria assegnata a l’US Ladispoli, l’unica società che di fatto ha partecipato al bando di gara, in questi giorni si procederà inoltre a visionare che la società abbia tutti i requisiti previsti dalla legge affinché si possa procedere con l’assegnazione definitiva della gestione. Successivamente se tutto sarà pertinente, l’US Ladispoli entrerà in possesso dell’impianto e da quel momento in poi toccherà alla società  rendere operativa la struttura sotto ogni punto di vista e si potrà iniziare a giocare”. Quindi lo stadio sarà operativo da quando? “Per quanto riguarda l’iter burocratico che compete all’amministrazione  -ha proseguito il delegato Ciampa-  in un mese dovremmo riuscire a completare tutta la documentazione che manca. Ribadisco che per quanto riguarda i lavori sono terminati, adesso siamo nella fase della burocratizzazione. Nelle migliorie previste nel bando abbiamo previsto che la società vincitrice dell’appalto dovrà farsi carico degli arredi negli spogliatoi, una richiesta dettata dal fatto di voler risparmiare risorse e non spendere soldi inutilmente in arredi poco funzionali. Fermo restando che la società vincitrice deve anche investire in questo progetto. Dal canto nostro tuttavia abbiamo stabilito che la società potrà rientrare dei soldi spesi optando per un abbattimento del canone o con un eventuale  allungamento del tempo di assegnazione della gestione. Dopotutto è una cosa logica che fosse chi  investe, ovvero chi subentra  vincendo il bando, a dotare degli arredi la struttura per   realizzarla a proprio uso e consumo”.  Ad oggi qual è il lasso di tempo che spetta alla società che gestirà il campo sportivo e quali le possibili migliorie da realizzare? “Noi -ha dichiarato Ciampa- abbiamo previsto un lasso di tempo che va dai tre ad un massimo di venti anni . Non so di preciso quale piano economico di espletamento migliorie ha proposto la società de l’US Ladispoli,  tuttavia in quell’area c’è la possibilità di realizzare un campetto di calcio vicino, per gli allenamenti,  e c’è anche la possibilità di attrezzare un’area di servizi quindi di opzioni ce ne sono diverse. Dalla delibera approvata tuttavia è chiaro l’algoritmo che, a seconda dell’investimento che si andrà a realizzare sarà sviluppata una tempistica di appalto”.  Quale sarà il prossimo step burocratico? “Noi abbiamo già ottenuto l’omologazione dei lavori, adesso aspettiamo la presa d’atto della lega calcio -ha concluso Ciampa-  che deve tornare in zona e prendere atto che il manto erboso è omologato come attesta la documentazione della ditta che ci ha rilasciato la certificazione in merito al materiale utilizzato. Fatto questo, presenteremo ai Vigili del fuoco la richiesta dell’anti incendio. Ovvero la relazione finale  di un tecnico che asserisce il fatto che tutto è conforme a quanto presentato a suo tempo e quindi a norma. Una volta presentata questa documentazione, il campo è utilizzabile in deroga. Basta infatti una dichiarazione del sindaco che autorizza l’utilizzo del campo sulla base delle varie dichiarazioni presentate e già in possesso. Si potranno iniziare a giocare le partite. Speriamo che l’US Ladispoli poi riesca a realizzare le varie migliorie e ad arredare la struttura entro febbraio in modo che si possa assistere alle prime partite ufficiali nel nuovo stadio”.