Spiagge libere un diritto per tutti

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Coalizione FUTURO in spiaggia con i bagnanti chiede di far rispettare la legge e interroga l’Amministrazione.

22 luglio –  Questa mattina alle ore 11.00, alcuni esponenti di Coalizione “Futuro” e molti simpatizzanti hanno realizzato un vivace e partecipato flashmob lungo il litorale di Santa Severa e Santa Marinella per chiedere all’Amministrazione comunale di far rispettare le regole.


Gli arenili liberi coprono ben 14 chilometri di costa a cui il Comune deve provvedere. Per affrontare meglio questo compito, l’amministrazione ha di recente stipulato 11 convenzioni con privati. Con la Convenzione lo stabilimento balneare prende in carico tutta o parte della spiaggia libera limitrofa in cambio della possibilità di offrire servizi a pagamento “opzionali”.

Le norme, ed in particolare un Regolamento regionale sono bene chiare: il privato che stipula la convenzione ha obblighi tassativi riferiti alla pulizia e alla raccolta differenziata, alla sicurezza (boe a 200mt dalla costa e bagnini), all’accesso ai disabili con passerelle e sedie jobs. Inoltre le spiagge date in convenzione devono avere una chiara e visibile segnalazione tramite cartelli e una chiara perimetrazione perché siano riconosciute dai cittadini come spiagge libere “con servizi” ed in queste gli ombrelloni e sdraio non possono essere preposizionate, ma piantati solo a richiesta.
Sulle spiagge libere non convenzionate, dove non sempre il Comune riesce a garantire sicurezza ed assistenza ai bagnati, devono invece essere esposti cartelli (in quattro lingue) che segnalano che la balneazione in quel tratto non è sicura.

Quello che purtroppo accade spesso è che gli stabilimenti balneari, che hanno ottenuto la convenzione, approfittano dell’assoluta mancanza di controlli o sanzioni e allunghino le file dei loro lettini ed ombrelloni anche sulla spiaggia libera scoraggiando i bagnanti a utilizzare i loro ombrelloni o, addirittura, facendo sparire i cartelli di indicazione “spiaggia libera” e relative delimitazioni.


Questa sorta di “far West” balneare è fortemente lesiva dei diritti dei cittadini perché il mare e le spiagge sono beni comuni da tutelare. Una città balneare come S. Marinella vive il grave paradosso di una costa sempre meno fruibile, con costi dei servizi sempre più alti, varchi a mare non segnalati e spesso chiusi fino ad arrivare allo spettacolo degradato di via Giuliani dove l’amministrazione ha costruito una rampa per il passaggio dei mezzi, lasciando materiale di risulta laddove c’era una frequentatissima spiaggia libera.


La battaglia sul mare è una vertenza nazionale, come testimonia la giornata di mobilitazione a favore della spiagge libere “La presa della battigia” tenutasi il 14 luglio lungo tanti litorali italiani. Sappiamo come ad Ostia e Nettuno la Camorra sia coinvolta nei cospicui profitti legati al commercio balneare e come l’attuale governo sia incappato nella Bolkestein e nei conflitti d’interesse proprio sulla questione delle concessioni.

Il flashmob di stamattina è volto a sensibilizzare cittadini ed amministratori e non è l’unica azione che la coalizione “Futuro” ha deciso di intraprendere. Il 20 luglio ha protocollato un’interrogazione per avere certezza che l’amministrazione comunale stia controllando la situazione delle spiagge libere con servizi e di quelle totalmente libere.

riceviamo e pubblichiamo