Sabato 4 giugno aprirà il Centro di ascolto promosso dai Centri di pastorale familiare delle diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina.
“Spazio famiglia” avrà sede presso la Curia vescovile di Civitavecchia, in piazza Calamatta 1, e si potrà accedere preferibilmente su prenotazione telefonica o email.
Aprirà domani, sabato 4 giugno, il Centro di ascolto “Spazio Famiglia” promosso dalle diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina.
Si tratta di un servizio di consulenza familiare, uno spazio protetto e sicuro che offre ascolto professionale a chi sta vivendo un momento difficile, un disagio personale, familiare o relazionale. Il servizio propone un cammino educativo, pedagogico e riparativo attraverso un percorso di ascolto e auto-ascolto per valorizzare la persona nella sua totalità e riattivare le potenzialità e le risorse personali. Favorisce relazioni sane e la capacità di fare scelte “buone, responsabili e sostenibili” per sé stessi, per la coppia e per la famiglia.
Spazio Famiglia è aperto a tutti – genitori e figli – senza alcuna distinzione di sesso, religione, nazionalità e orientamento sessuale.
«Un servizio di prossimità per alleviare le sofferenze di tante famiglie in un tempo in cui la pandemia ha palesato una endemica crisi sociale, esistenziale e morale». Così il vescovo Gianrico Ruzza presenta il centro di consulenza familiare, «un luogo, non solo fisico, che vuole essere l’abbraccio della comunità a quanti sentono di essere soli, a coloro che si sentono giudicati e incompresi, a chi chiede di poter condividere pesi e dolori».
Il Centro di ascolto sarà aperto il sabato mattina ogni due settimane nei locali della Curia vescovile di Civitavecchia (piazza Calamatta, 1) ed è possibile prenotare un incontro o avere un colloquio con un consulente familiare telefonando al numero 392 221 7795 il martedì ed il giovedì dalle 18 alle 19, oppure scrivendo un’email all’indirizzo spaziofamigliacivitavecchia@gmail.com
I consulenti ascolteranno le richieste e fisseranno un primo colloquio. Il percorso, per quanti accettano, potrà continuare con 10-12 incontri a cadenza bisettimanale.