Riceviamo e pubblichiamo dal Movimento 5 Stelle di Ladispoli.
Ladispoli è la città con più utenti del servizio ferroviario dell’area metropolitana di Roma, circa 7.000 pendolari ogni giorno. Sarebbe logico aspettarsi un sottopasso pedonale funzionale ed accogliente, anche in considerazione del fatto che svolge una funzione di raccordo tra due quartieri della città e pertanto viene abbondantemente utilizzato dalla cittadinanza. Invece, sorvolando su timidi tentativi di tinteggiatura delle mura, riversa in uno stato di degrado.
Ladispoli merita, quantomeno, un sottopasso pulito ed il Comune è obbligato a far rispettare alla ditta appaltatrice dei lavori di pulizia, i vincoli contrattuali.
Il consigliere delegato alle problematiche dei pendolari ha promesso, tramite comunicato, che avrebbe seguito la vicenda con la massima attenzione, ma al momento non risulta un suo effettivo intervento.
La ditta in questione ha vinto l’appalto a fine 2016 (con durata 2 anni), grazie alla migliore offerta al “ribasso” rispetto al costo iniziale (-12,67%), e percepisce un canone mensile di 1020,04 € più iva.
L’amministrazione appena insediata, ha chiesto un intervento straordinario della ditta (munitasi per l’occasione di idropulitrice), prendendosi i meriti di un azione che la ditta avrebbe dovuto fare regolarmente. Dal contratto infatti, si evince che la ditta dovrebbe effettuare un lavaggio giornaliero della pavimentazione, tramite 2 persone addette e rimuovere eventuali scritte sulle pareti.
Molti cittadini ci segnalano che il sottopasso viene pulito, saltuariamente, da una sola persona, con poco rispetto delle norme vigenti in materia di prevenzioni infortuni e soprattutto utilizzando materiali e strumenti non adatti alla pulizia di un luogo pubblico. Come Movimento 5 Stelle chiediamo che si rispetti almeno la pulizia ordinaria. Non ci possiamo permettere di pagare questa ditta di pulizie senza ricevere in cambio un servizio soddisfacente, quindi pretendiamo che il Sindaco, la Giunta ed il consigliere delegato alle problematiche con i pendolari, si impegnino a far rispettare il contratto alla ditta affidataria oppure di far valere l’art. 6 del contratto e cioè la risoluzione contrattuale per ritardo nell’esecuzione del servizio.
Ma il tema della pulizia è tutto sommato marginale, se pensiamo che nel sottopassaggio si sta materializzando un rischio molto più grave e pericoloso; quello delle infiltrazioni d’acqua. Che non solo allagano il pavimento, rischiando di far scivolare chi non sta particolarmente attento, ma stanno lentamente creando delle crepe nei muri con relativi crolli di pezzi d’intonaco. Chiediamo a gran voce che, chi di competenza (Comune e/o Ferrovie), facciano quanto prima dei controlli sulla struttura e la mettano in sicurezza, per evitare di mettere in pericolo i nostri concittadini.