Le associazioni animaliste corrono in soccorso degli animali dell’isola. ENPA chiede al ministero della Transizione Ecologica di fare subito un bilancio delle perdite.
La storia si ripete e l’Oristanese è di nuovo divorato dalle fiamme, come nel 1994. La terra in Sardegna brucia da sempre e mentre si ricordano i morti di Curraggia del 1983, altre devastazioni si aggiungono alla lista. 20 mila ettari, o forse di più, sono andati in fumo in questi giorni, e con loro tantissimi animali sono morti arsi vivi o soffocati dal fumo.
Insomma, quello che è accaduto sull’isola è gravissimo, si tratta di un incendio di enormi dimensioni che ha distrutto non solo foreste e aree preziosissime per la biodiversità, ma che anche ha ucciso migliaia di animali selvatici, tutti in fase di riproduzione. “Una tragedia che andava evitata –afferma Carla Rocchi, presidente nazionale ENPA, come riporta l’ANSA. Nonostante l’altissimo numero dei Forestali presenti, gli incendi in Sardegna ci sono ogni anno e la Regione dimostra ancora una volta la solita inefficacia nel prevenirli, priva di concreti servizi di monitoraggio”. L’Ente Nazionale Protezione Animali, di fronte a questo dramma, ha sollecitato il Ministero della Transizione Ecologica a fare ricerche per ottenere un bilancio delle enormi perdite. Si tratta di una vera e propria ecatombe, afferma l’Ente. E proprio per questo ha chiesto che sia fermato da subito ogni abbattimento o uccisione di animali non solo nelle aree percorse dal fuoco, ma anche in tutte le province interessate se non in tutta l’isola, e la sospensione dell’attività venatoria prevista a settembre. Non si tratta solo di trovare una strategia diversa da subito per affrontare questa piaga, ma anche di prestare la massima cautela nel finanziare gli interventi di riforestazione, perché i piromani agiscono per determinati interessi, dice apertamente la Protezione Animali.
Anche la Lega Anti Vivisezione ha inviato sul posto la sua ambulanza veterinaria e una squadra di volontari. Non da meno la LNDC Animal Protection si è stretta intorno alla Sardegna portando aiuti agli animali feriti che hanno bisogno di cure urgenti, di cibo, betadine, garze, bende, pomate lenitive per ustioni e cicatrizzanti. Per fronteggiare l’emergenza LNDC ha lanciato una raccolta fondi online: https://donaperaiutarli.legadelcane.org/sardegna/~mia-donazione.
Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com