SOS PIANETA BLU

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Marevivo aderisce alla campagna “30×30” Italia lanciata da Worldrise, a cui si sono unite oltre 50 associazioni ambientali, per  salvare il mare e aumentare le aree marine  protette. Un passo avanti verso l’accordo di Montreal.

Pesci sul fondale marino  – Worldrise

Il Mediterraneo è un mare di straordinaria ricchezza biologica, abitato da oltre 17.000 specie, con una biodiversità che è circa 10 volte superiore alla media mondiale. Purtroppo – spiega Worldrise, Onlus di giovani professionisti specializzati in progetti di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino – è anche uno dei mari più sovrasfruttati al mondo e le Aree Marine Protette (AMP) sono il migliore strumento che abbiamo a disposizione per invertire questa rotta. Manca però una vera consapevolezza dell’importanza del mare, soprattutto per la nostra sopravvivenza.

Una prateria di Posidonia – Worldrise

Un recentissimo sondaggio realizzato da EMG per il centro Studi del WWF Italia ha rilevato come il 90% dei cittadini non sia a conoscenza che l’Unione Europea ha varato una strategia per arrivare, entro il 2030, al 30% di territorio e mare protetto di tutta Europa. Mentre l’86% dice di non essere a conoscenza della riforma costituzionale del 2022, che ha modificato gli articoli 9 e 41 della nostra Costituzione, inserendo all’interno dei principi generali della Carta la tutela della biodiversità e degli ecosistemi. La percentuale di acque territoriali protette in modo efficace è lontana da quella prefissata al 2030,  ha sottolineato la presidente di Marevivo, Rosalba Giugni, nell’incontro “Valore natura” che si è svolto nelle settimane scorse a Roma e che ha coinvolto tutti i protagonisti della partita.

Logo Marevivo

Considerando che il mare protetto oggi ricopre solo il 13,4% e che di queste solo lo 0,01% ha un livello di protezione integrale e che i fondi stanziati per le AMP sono pari a 7.000.000 di euro annui, corrispondenti a un decimo di quelli garantiti ai parchi terrestri, Marevivo chiede interventi concreti per migliorare la gestione e la tutela del nostro immenso patrimonio marino, ha detto. E’ necessaria cioè una visone d’insieme e più coordinata per far crescere al meglio le aree protette e la Rete Natura 2000, e soprattutto per raggiunge l’obiettivo del 30% entro il 2030, lo stesso fissato dal vertice delle Nazioni Unite sulla biodiversità di Montreal.

Locandina della campagna 30×30-Worldrise

La comunità scientifica internazionale, afferma Worldrise, ha parlato chiaro: se vogliamo salvaguardare la produttività e la funzionalità del mare con tutti i servizi che è in grado di offrire, compreso l’ossigeno che respiriamo, dobbiamo proteggerne almeno il 30% entro il 2030. Proprio per  questo Marevivo ha aderito alla Campagna “30×30” Italia lanciata dalla Onlus, a cui si sono unite oltre 50 associazioni di tutela ambientale, per  salvare il mare e aumentare le aree marine protette. L’oceano è la linfa vitale del Pianeta: il mare genera il 50% dell’ossigeno che respiriamo, regola il clima, assorbe la maggior parte dell’anidride carbonica prodotta da noi e rappresenta, per metà della popolazione mondiale, una fonte vitale di sostentamento, recita la petizione lanciata su change.org.

Insomma il nostro futuro dipende dal mare e quello del mare dipende da noi. Non c’è più tempo da perdere.

Per firmare la petizione: https://30×30.it/

Rubrica a cura di Barbara e Cristina Civinini

Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com