DIFFICILE POTER SALVARE UN GATTO SU UN ALBERO, COME NEL CASO DI BATUFFOLO O INTERVENIRE AI PIANI ALTI DI UNA PALAZZINA PER UN INCENDIO. INSORGONO I SINDACATI
Alla fine Batuffolo è stato salvato. Tutti sono stati in apprensione, soprattutto i legittimi proprietari, per il micetto che si era arrampicato su un pino in via Gelsomini a Ladispoli senza saper più scendere. È lassù tra i rami ci è rimasto ben quattro giorni. Davvero si è temuto il peggio, poi Fabio Cannas, arrampicatore di professione, è approdato in città per portare a terra il gattino siamese tornato ora nel calore della sua famiglia. Una storia a lieto fine anche se qui di storia ne andrebbe scritta un’altra. Ed è quella della carenza dei mezzi dei vigili del fuoco del distaccamento di Marina di Cerveteri.
Uno in particolare: l’autoscala. Sì perché senza l’autoscala i pompieri non potrebbero effettuare un salvataggio simile, e questione molto preoccupante, potrebbero incontrare delle difficoltà in un rogo ai piani alti di un edificio. Un esempio semplice ma concreto. Incendio al quarto piano di una palazzina. Una squadra pronta e dotata di autoscala riuscirebbe in pochissimo tempo ad avere la meglio sulle fiamme. Nella caserma di Cerenova però l’organico non può contare su questo provvidenziale arnese. Perciò si deve attendere l’arrivo di un’altra squadra, fornita dell’autoscala, da Ostia o da Fiumicino, ad oltre 30 chilometri dal punto di emergenza.
Da anni i sindacati si battono per portare a casa questa battaglia che porterebbe risultati immediati su un eventuale salvataggio di un animale sulla chioma di un albero o di una signora anziana che magari è sola in casa e dove per raggiungerla si può accedere solo dal balcone. Non ci sarebbero più grattacapi. Recentemente è accaduto che i vigili del fuoco, proprio a Ladispoli, soccorressero due pensionate calandosi da un altro terrazzo con una piccola scala di legno. «Da tanto, troppo tempo – interviene Gabriele Fargnoli, caposquadra e coordinatore area nord Federazione Nazionale Sicurezza Cisl – abbiamo acceso i fari su questo problema. Non si può più attendere, l’autoscala è vitale per i vigili del fuoco in servizio».
Arrivano altre prese di posizione. «Sarebbe vitale per determinati interventi – precisa sempre Riccardo Ciofi, segretario regionale dello stesso sindacato – soprattutto per incendi o salvataggi nei piani alti degli edifici o delle palazzine. Civitavecchia ha l’autoscala e 54 uomini nell’organico, a Cerveteri invece i pompieri sono appena 32». Sos anche del personale quindi, a malapena una trentina gli uomini a disposizione. In alcuni periodi è vacante persino una storica figura come il piantone. Sempre secondo la Cisl alcuni mezzi invece hanno quasi 30 anni di storia alle loro spalle e necessiterebbero di essere sostituiti. Come lo Stralis finito spesso in garage per l’ennesima riparazione dei meccanici. Per i pompieri della caserma di Marina di Cerveteri non è un mezzo qualsiasi, è quello con la maggiore capienza d’acqua: 4.500 litri. Solo che spesso inizia a singhiozzare e deve essere portato in un’officina di Brescia per la manutenzione straordinaria. Ha circa 20 anni e non è stato mai rimpiazzato. I vigili del fuoco coprono un territorio di circa 200mila abitanti da Santa Marinella a Focene, includendo Ladispoli e a volte anche Bracciano e Manziana.