Presidenti, consiglieri, dirigenti, allenatori, personale medico sanitario, magazzinieri che sfiorano le quatto generazioni : tutti riuniti venerdì 8 giugno a Cerveteri presso il ristorante I TRE FARI, alle ore 20,00 per un abbraccio verso i colori della squadra della propria città , tante volte difesi nei campi del Lazio e d’Italia.
Un desiderio sopito per tanto tempo e finalmente realizzato. Ritrovarsi , ricordare, mostrare piena soddisfazione per avere presieduto , diretto, giocato, gioito, sofferto per quel gioco che e’ stato e sarà sempre il più bello. Tante storie, partite dal vecchio campo sportivo dove ora sorge l’oratorio per arrivare all’Enrico Galli, tante storie che si incrociano inevitabilmente con la storia della nostra città. Chi può dimenticare quella vittoria a Ladispoli, proprio mentre a Roma si concedeva l’autonomia a quella che era una frazione di Cerveteri. Un decisione passata tra dimostrazioni, scioperi, blocchi delle strade, sofferenze, perquisizioni, arresti. Ritornare con una vittoria clamorosa fu la gioia di una intera città. Don Quirino suonò, forse in deroga agli obblighi religiosi, le campane. Un desiderio, quello dell’incontro, partito da alcuni dirigenti, qualche allenatore ma soprattutto da giocatori che non hanno mai dimenticato i colori di quella maglia. Bravi, meno bravi, qualcuno definito addirittura schiappa, ma tutti orgogliosi di avere condiviso una passione comune, che sfociava spesso in autentiche battaglie in campo e fuori dal campo. Chi potra’ mai dimenticare un arbitro, naturalmente cosa sbagliata, correre verso lo spogliatoio inseguito da tifosi arrabbiati. Chi non ricorda le rampogne di Presidenti arcigni ma generosi che investivano soldi per avere il calcio nella propria città. Naturalmente il ricordo andra’ doverosamente anche a coloro che non ci sono più ,ma per una sera, per qualche ora, chissà, orgogliosamente ,da lassù, sorrideranno e indosseranno di nuovo la maglia verdeazzurra.