L’insolito viaggio di Anna e Pietro raccontato in SENZA ETÀ da Stefano Usardi.
Dal 21 settembre giunge finalmente nelle sale “SENZA ETÀ”, l’ultima fatica cinematografica di Stefano Usardi che attraverso il casuale ed insolito viaggio on the road di Anna e Pietro, narra la nascita di un’amicizia del tutto inaspettata tra un’anziana signora di ottant’anni cui la vita prospetta unicamente il quotidiano spegnimento all’interno di una rsa, ed uno scapestrato ventenne in fuga dai pasticci di una gioventù movimentata.
Risultato? Un toccante percorso mentale e fisico che condurrà i protagonisti dall’Italia alla Spagna, passando per la Francia, fino ad Almería, città che Anna avrebbe da sempre voluto vedere.
“Senza Età è un film sulle scelte possibili” spiega Stefano Usardi “della possibilità di osare, di compiere azioni apparentemente impossibili e di raggiungere il proprio destino. Per farlo, l’anziana protagonista si affida ad un ragazzo in fuga da se stesso, Pietro al secolo Jacopo Garfagnoli, in maniera del tutto istintiva e irrazionale; il viaggio che intraprendono porta entrambi a liberarsi delle proprie paure e a ricongiungersi con ciò che hanno di più importante: la serenità”.
Ad interpretare il ruolo di Anna è l’attrice Patrizia La Fonte, autentico camaleonte del palcoscenico e volto noto al pubblico televisivo per l’interpretazione di film e serie di successo, una per tutti “Incantesimo”, la quale però stavolta ha dovuto invecchiarsi notevolmente per raggiungere il risultato richiesto dal personaggio. “Sono stata certa che l’aspetto e le movenze fossero quelle giuste quando la ragazza della reception dell’albergo che ci ospitava a Padova, ove parte il film, ha chiesto se necessitassi di aiuto per avviarmi all’uscita dopo colazione” , ricorda con certa soddisfazione l’attrice .“Per prepararmi al ruolo ho lavorato molto sulla sottrazione che poi è l’esatto contrario di quello che solitamente fa un attore quando lavora su un personaggio che nasce dalla penna dell’autore con talune caratteristiche di base, sottolineate dalle direttive del regista ma viene poi elaborato dalla sensibilità dell’interprete. Nel caso di Anna ho reso più piatta la sua voce, l’ho resa pulita, priva di alcun accento, di colore e allo stesso modo ho lavorato sulla sua fisicità: ho deciso che avesse una gamba più sofferente portandola nei suoi movimenti a caricare maggiormente sull’altra anca e similarmente ho fatto con il braccio. A questo poi si è aggiunto il gran lavoro della truccatrice che ha deciso di non accentuare il fattore età attraverso la rugosità del volto ma mediante le macchie della pelle, palese caratteristica del tempo che passa. La cosa curiosa è che essendo fatte con tinture particolari, ovviamente nei momenti di pausa non te le vai a togliere per poi sottoporti nuovamente a ore di trucco, per cui passati i primi momenti mi sono abituata a vedermi invecchiata e senza badarci andavo in giro approfittando del tempo libero senza difficoltà ma scatenando anche una certa curiosità per via del contrasto tra l’agilità della mia età effettiva e la vecchiezza mostrata dalla pelle. Sono certa che più di qualcuno abbia mormorato tra sé speriamo che anche io ci arrivo così!” .
Prodotto dalla FiFilm, la casa di produzione cinematografica nata nel 2017 dall’incontro di Caterina Francavilla e Stefano Usardi, e distribuito dalla Draka Distribution diretta da Corrado Azzolini “Senza Età” si qualifica senz’altro tra i film indipendenti meritori di certa attenzione.
DI MARA FUX